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Bergantino celebra tradizione e arte: al via il Festival dello Spettacolo Popolare

Un progetto culturale che valorizza Palazzo Strozzi e il Museo della Giostra. Sabato in scena "La ballata della rosa incantata"

Bergantino celebra tradizione e arte: al via il Festival dello Spettacolo Popolare

Foto di repertorio

Continua con successo a Bergantino il Festival dello Spettacolo Popolare, parte del progetto “Pnrr – Attrattività dei Borghi Storici”. L’iniziativa punta alla rigenerazione culturale e sociale del territorio, con un ambizioso piano di recupero del settecentesco Palazzo Strozzi. Questo edificio diventerà il fulcro di un unico grande centro culturale, ampliando il Museo Storico della Giostra e dello Spettacolo Popolare, simbolo dell’identità del borgo.

La direzione artistica del Festival è affidata a Maurizio Corniani, noto burattinaio che celebra l’80° anniversario del Centro Teatrale Corniani. Tra gli appuntamenti in programma, sabato 25 gennaio 2025 alle ore 20:45, l’Auditorium Comunale ospiterà lo spettacolo unico e suggestivo “La ballata della rosa incantata”, ideato da Maurizio Gioco del Teatro Giochetto di Verona.

Uno spettacolo tra poesia, danza e burattini

“La ballata della rosa incantata” è un’opera originale che combina il teatro di figura con danza e musica. Protagonisti dello spettacolo sono un burattinaio, un ballerino e un musicista, uniti in una narrazione che si snoda attraverso sei quadri poetici. Al centro della scena, una rosa diventa il simbolo attorno al quale si sviluppano coreografie, dialoghi e atmosfere oniriche.

Il ballerino Marco Fagioli interagisce con i burattini, animati dallo stesso Maurizio Gioco, in un teatrino trasparente che proietta il pubblico in una dimensione sospesa tra sogno e realtà. Le figure animate sono caratterizzate da espressioni graffianti e volti dai colori surreali, mentre gli abiti sartoriali conferiscono loro un’eleganza senza tempo.

Ogni quadro esplora un tema diverso:

  1. I ricordi poetici, dedicati a Garcia Lorca.
  2. I ricordi sociali, ispirati a Rita Atria, simbolo di giustizia e coraggio.
  3. I ricordi d’infanzia, che offrono uno sguardo autobiografico.
  4. La lotta tra il bene e il male, un eterno conflitto umano.
  5. e 6. Dialoghi contemporanei tra un uomo e una donna, che riflettono sui sentimenti e le relazioni.

Le emozioni dello spettacolo saranno amplificate dalle musiche dell’organetto diatonico del maestro Francesco Pagani, che accompagnerà ogni scena con melodie evocative.

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