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Granchio blu
22.01.2025 - 07:13
Un esemplare di granchio blu, foto di James St. John
Un parassita, appartenente al genere Hematodinium, sta compromettendo la qualità del granchio blu Atlantico, specie aliena che ha causato danni alla produzione di vongole nell'Alto Adriatico. Il parassita è responsabile della "Bitter Crab Disease" (Bcd), meglio conosciuta come "malattia del granchio amaro". Questo patogeno provoca un retrogusto amaro nella carne dei granchi infetti, riducendone l'appetibilità per il consumatore.
La scoperta è stata fatta dai ricercatori del Centro specialistico ittico dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe), nell'ambito di un progetto di ricerca finanziato dal Ministero dell'Agricoltura. Il parassita, sebbene non sia trasmissibile agli esseri umani e non provochi malattie o infezioni, può rappresentare un rischio per la salute se il granchio blu viene consumato crudo o poco cotto, poiché potrebbe essere contaminato da vibrioni, causando potenziali gastroenteriti acute.
I ricercatori hanno analizzato 225 esemplari di granchi blu provenienti da sette aree lagunari tra Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. I risultati preliminari hanno mostrato una significativa variabilità nei tassi di infezione: il 33% dei granchi in Veneto e il 97% in Emilia Romagna sono risultati positivi al parassita, mentre nessuna traccia è stata trovata nelle aree lagunari friulane. Gli operatori del settore hanno segnalato esemplari letargici e con scarsa resistenza, con un forte tasso di infezione in Emilia Romagna.
L'infezione potrebbe influenzare negativamente il valore commerciale del granchio blu, un altro impatto economico per la pesca commerciale e la biodiversità locale.
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