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Cultura
24.01.2025 - 07:02
Foto di repertorio
Da quasi 150 anni, l’ITIS "Rossi" di Vicenza si distingue per la sua dedizione alla scienza e alla tecnica, un impegno che trova espressione nel MUST, il Museo della Scienza e della Tecnica. Questo museo, inaugurato nel 2009, custodisce una vasta collezione di strumenti e macchinari che hanno contribuito alla formazione di periti industriali non solo in Italia, ma anche all'estero.
Ieri, il presidente della Provincia, Andrea Nardin, ha effettuato una visita al museo accompagnato dal dirigente scolastico Alberto Frizzo e dalla curatrice Alessandra Greselin. Erano presenti anche ex docenti e studenti di diverse generazioni, tutti uniti nella celebrazione della storia e del futuro del MUST.
Situato nel padiglione che un tempo ospitava il laboratorio di fonderia dell’ITIS Rossi, il MUST si articola in sette sezioni tematiche: meccanica, elettrotecnica, metallurgia, costruzioni aeronautiche, tecnica subacquea, telecomunicazioni e informatica. Una sezione speciale è dedicata ai progetti e prototipi realizzati da studenti e insegnanti. Inoltre, il museo offre laboratori interattivi per le scuole primarie, promuovendo l'interesse dei più giovani verso le competenze STEM.
"Il museo sta crescendo valorizzando il patrimonio dell'istituto fondato da Alessandro Rossi," ha commentato Nardin. "Questa struttura educativa si apre al territorio e rappresenta un'opportunità preziosa per i bambini di avvicinarsi alle materie STEM, rispondendo così alle esigenze del mercato del lavoro." La visita ha anche fornito l'occasione per discutere con i dirigenti scolastici riguardo alle necessità future dell'istituto.
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