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La protesta di Confartigianato
30.01.2025 - 12:07
Foto di repertorio
La decisione della Regione Veneto di mantenere il divieto di circolazione per gli autobus con più di 15 anni di immatricolazione rischia di paralizzare il settore del trasporto pubblico locale. Daniele Rigato, presidente regionale e nazionale degli Autobus operator di Confartigianato, esprime forte preoccupazione, sottolineando che il blocco potrebbe costringere moltissime aziende a fermare i propri mezzi, con gravi conseguenze per la mobilità e per le imprese stesse.
"Se la Regione non interviene per abrogare questa norma, centinaia di autobus, soprattutto quelli delle piccole imprese, resteranno fermi nei depositi, causando un disservizio senza precedenti e portando molte aziende a rischio chiusura", avverte Rigato. Dopo la pandemia, una proroga aveva esteso il limite d'età dei veicoli a 19 anni, dando tempo alle imprese per riprendersi dalle difficoltà derivanti dalle restrizioni Covid. Tuttavia, con la scadenza della proroga, il blocco dei mezzi più vecchi rischia di mettere in ginocchio il settore.
Rigato precisa che in Veneto sono quasi 3.000 gli autobus immatricolati prima del 2010, che rappresentano il 40% del parco veicolare del settore. A livello nazionale, la percentuale è ancora più alta, superando il 46%. Il presidente di Confartigianato Veneto avverte che, senza incentivi o un piano graduale di transizione verso mezzi ecologici, molte imprese saranno costrette a chiudere.
Inoltre, la normativa veneta potrebbe creare una disparità di concorrenza con altre regioni italiane che non hanno restrizioni simili. "Se il blocco verrà confermato, gli operatori di altre regioni, con mezzi altrettanto datati, potranno continuare a operare in Veneto, sottraendo mercato alle aziende locali", conclude Rigato, chiedendo un intervento urgente da parte della Regione per risolvere la situazione.
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