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Stazione di Padova sotto controllo: scatta la "Zona rossa" per la sicurezza

L’ordinanza prefettizia stabilisce misure di prevenzione per due mesi, con monitoraggio degli effetti sulla zona

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Foto di repertorio

La stazione ferroviaria di Padova è ufficialmente designata come "Zona rossa", una decisione presa dal Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica (Cosp) in risposta alle problematiche di sicurezza urbana. Sebbene non venga denominata esplicitamente come tale, l’area vedrà il rafforzamento delle misure di prevenzione per i prossimi 60 giorni, con una successiva analisi degli effetti del provvedimento. La seduta di oggi, presieduta dal Prefetto Giuseppe Forlenza, ha visto la partecipazione di numerose figure istituzionali, tra cui il Sindaco di Padova e il Questore.

La Prefettura ha comunicato che le nuove misure rientrano nelle direttive del Ministero dell’Interno per contrastare fenomeni di microcriminalità e garantire una maggiore sicurezza in aree ad alto afflusso di persone. L’obiettivo principale è quello di intensificare il controllo nei confronti di soggetti noti per reati gravi, tra cui furti e spaccio di sostanze stupefacenti, che potrebbero creare pericolo per la sicurezza pubblica. La "Zona rossa" non comporta alcuna limitazione della libertà di movimento per la cittadinanza in generale, ma consente alle forze dell’ordine di intervenire in modo mirato contro comportamenti molesti o aggressivi.

La zona interessata dal provvedimento si estende tra le vie d’Avanzo, Trieste, Gozzi, Goldoni e Codalunga, che include la stazione e le aree limitrofe. Già oggetto di servizi interforze “ad alto impatto”, quest’area è stata identificata anche nel Regolamento di polizia urbana del Comune come zona sensibile. L’ordinanza prefettizia avrà una durata di 60 giorni e i risultati raggiunti saranno monitorati e valutati.

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