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Sostenibilità ambientale

Legambiente: urge ridurre l'inquinamento degli allevamenti nella Pianura Padana

Il settore zootecnico è il principale responsabile delle emissioni di ammoniaca e metano, le cause principali dell'inquinamento nella regione

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Foto di repertorio

La Pianura Padana continua a soffrire dell'inquinamento atmosferico, e uno dei principali colpevoli è il settore agricolo, in particolare l'allevamento intensivo. Durante questo periodo dell’anno, infatti, gli allevatori distribuiscono i liquami sui campi, generando significative emissioni di ammoniaca che contribuiscono al particolato sottile, dannoso per la salute.

Legambiente, con i suoi comitati in Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte, ha lanciato un appello alle regioni e alle agenzie ambientali (ARPA) affinché venga attuato un piano di monitoraggio e riduzione delle emissioni provenienti dalle stalle, dai campi agricoli e dalle risaie. Secondo l'organizzazione, le regioni della Pianura Padana, che concentrano una parte significativa degli allevamenti suini e bovini del paese, sono lontane dal rispettare gli obiettivi europei per la qualità dell'aria.

Il settore zootecnico, con la sua intensa attività, è infatti la principale causa delle emissioni di ammoniaca e metano, gas che, insieme a quelli derivanti dal traffico, contribuiscono alla formazione di smog e all'inquinamento atmosferico. Le emissioni di metano, in particolare, sono un importante fattore nella produzione di ozono, che causa smog fotochimico durante l'estate.

Legambiente, attraverso il suo impegno nell'iniziativa europea 'Methane Matters', ha proposto soluzioni per affrontare il problema, tra cui l'interramento dei liquami e l'uso di impianti di digestione anaerobica. Queste tecnologie permetterebbero di trasformare le emissioni di metano in risorse energetiche rinnovabili, riducendo così l’impatto ambientale dell’agricoltura intensiva.

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