L’assessore regionale alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin, ha effettuato un sopralluogo al cantiere che, a partire da questa settimana, darà il via ai lavori di rinforzo degli argini del Piave, un intervento decisivo per la sicurezza del territorio. La regione ha stanziato 4,4 milioni di euro per l’opera, che mira a migliorare la stabilità delle arginature del fiume, soprattutto in tratti che attualmente presentano insufficienza di franco idraulico.
L'intervento prevede la realizzazione di un diaframma plastico lamellare lungo oltre 2.000 metri, situato sulla sommità dell'argine sinistro del Piave, in corrispondenza di via Sansovino, e si estende fino al ponte dei Granatieri. Si tratta di un consolidamento che va a ridurre il rischio di sormonto o cedimento degli argini durante eventi di piena, garantendo maggiore protezione alle zone circostanti.
Bottacin ha precisato che questo nuovo cantiere si inserisce in un intervento più ampio, che già ha visto realizzare la diaframmatura dell’argine tra il ponte dei Granatieri e la località Palazzetto. Il progetto si concentra sul consolidamento della parte dell'argine maggiormente esposta ai rischi idraulici, impedendo fenomeni di filtrazione, sifonamento e cedimento del corpo arginale.
I lavori comprendono l’esecuzione di un diaframma plastico continuo in jet-grouting monodirezionale, con uno spessore di circa 30 centimetri e una profondità che varia tra i 10,5 e i 13 metri. L’utilizzo di questa tecnica innovativa permette di ridurre al minimo le interferenze con la viabilità locale, in particolare con la Strada Provinciale 52, che collega San Donà ed Eraclea.
“Con il completamento dell’intervento, si avrà una significativa riduzione del rischio idraulico per il territorio – ha sottolineato l’assessore Bottacin –. Il consolidamento dell'arginatura non solo garantirà maggiore sicurezza in caso di eventi di piena, ma anche una protezione duratura per la comunità”.
L’opera è prevista per essere completata entro la fine dell’anno, condizioni meteo permettendo. Intanto, sono già in fase di progettazione due ulteriori interventi: uno a monte, sulla sponda sinistra del Piave, e l’altro a difesa dell'abitato di Musile, che saranno assegnati appena conclusa la fase progettuale.