Iniziativa promossa dalla presidenza del Consiglio comunale che porta Venezia a diventare Città della Memoria
In vista della ricorrenza del Giorno della Memoria della tragedia dell'Olocausto, il prossimo 27 gennaio, a Venezia sono state poste altre 26 pietre d'inciampo a Venezia, Mestre e Favaro in memoria dei cittadini ebrei deportati nei campi di sterminio nazisti. "Venezia deve restare un presidio di libertà contro ogni forma di razzismo, violenza e sopraffazione. Oggi ci stringiamo tutti insieme con grande emozione per non dimenticare mai quanto accaduto in passato" sono state le parole della presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano. La cerimonia, giunta alla sua undicesima edizione, è stata scandita dai minuti di silenzio e di raccoglimento davanti alle abitazioni che furono l'ultima dimora dei concittadini veneziani prima della deportazione, poi una rosa rossa è stata deposta accanto alle pietre. L'itinerario è cominciato questa mattina dalla Salizada dei Greci, nel Sestiere di Castello per arrivare in Campo del Ghetto Novo, nel sestiere di Cannaregio. Nel pomeriggio il percorso è continuato in Terraferma veneziana a Mestre e Favaro Veneto. A rendere omaggio alla memoria dei cittadini veneziani è stato anche Gunter Demnig, l’artista tedesco ideatore delle Stolpersteine che undici anni fa partecipò alla prima posa delle pietre d’inciampo a Venezia. "Colgo l'occasione per ringraziare tutti del grande e rinnovato interesse dimostrato nei confronti di questa cerimonia - ha dichiarato l'artista. Promossa dalla presidenza del Consiglio comunale, l'iniziativa è stata organizzata in occasione delle celebrazioni del Giorno della Memoria in collaborazione con il Consiglio d’Europa Sede Italiana Venezia, il Centro Tedesco di Studi Veneziani, Comunità Ebraica di Venezia e Iveser. "Con 185 Pietre d'Inciampo deposte, Venezia diventa per eccellenza Città della Memoria, terza dopo Milano e Roma - ha ricordato Damiano - E' stata forte la presenza dei giovani ed è a loro che dobbiamo cedere questo testimone per mantenere vivo questo percorso." Tra i presenti anche Marco Borghi, presidente della Municipalità di Venezia-Murano-Burano che ha sottolineato l'importanza e il dovere di onorare le vittime dell'Olocausto: "E' importante riportare in vita il ricordo di quelle vittime con le nostre azioni". Il presidente della comunità ebraica di Venezia, Dario Calimani, con l'occasione ha posto l'attenzione sui temi di attualità e ciò che sta accadendo in Medio Oriente: "La posa delle Pietre d'Inciampo è un momento alto per fissare il ricordo delle vittime. Non possiamo però compensare i delitti della storia con altri delitti, altri crimini e altre realtà". Sempre nell'ambito del programma delle manifestazioni cittadine in occasione del Giorno della Memoria, è stata inaugurata questa mattina all’Istituto “Andrea Gritti” di Mestre la mostra Programma “Aktion T4”, organizzata dalla sezione "Erminio Ferretto" di Mestre dell'ANPI, in collaborazione con l'ANFFAS dove è intervenuta l'assessore comunale alle Politiche educative, Laura Besio.
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