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Allarme carenza lavoratori stagionali, le proposte dei Consulenti del Lavoro di Venezia

Scalabrin

Una soluzione già percorribile potrebbe essere l'inserimento di ospiti dei centri d'accoglienza, detenuti  o disabili

I Consulenti del Lavoro di Venezia lanciano l'allarme lavoratori stagionali, sempre più carenti in settori lavorativi nevralgici per la nostra economia. “La carenza dei lavoratori stagionali è un problema che è destinato ad aumentare e che richiede soluzioni urgenti - dichiara il presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Venezia, Luca Scalabrin. - Soluzioni che già da subito potrebbero essere percorribili con l’inserimento nel mondo occupazionale stagionale di persone svantaggiate, come ad esempio gli ospiti dei centri di accoglienza, di persone detenute in semilibertà o ancora di persone con disabilità, anche in ossequio alla legge 68, relativa alle norme per il diritto al lavoro dei disabili”. “È ormai assodato che i nostri giovani non sono più interessati alle opportunità che i lavori stagionali possono offrire e le previsioni legate al calo demografico restituiscono un quadro in peggioramento nei prossimi anni su questo fronte, quindi il problema è destinato a diventare ancora maggiore – continua Scalabrin –. Di fronte a questo fatto, bisogna agire subito smettendo di nascondersi". “Per quanto riguarda il lavoro degli immigrati, la sfida è quella di riuscire a creare una vera e propria rete di formazione, per intercettare i lavoratori e formarli direttamente in patria così da uscire anche dalla logica delle mere quote annuali – conclude Scalabrin –. Ad esempio, si potrebbero costruire collaborazioni con i paesi di provenienza per la formazione di camerieri, cuochi e personale alberghiero già in loco, o ancora intraprendere una cooperazione con associazioni, enti con lo stesso intento". Riccardo Musacco
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