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Rinnovato il contratto della ristorazione e turismo, ora si cerca un intesa per i dipendenti degli alberghi di Venezia

Soddisfatta la Fisascat Cisl Venezia, c'erano state diverse mobilitazioni ma ora si è arrivati a un buon accordo

Siglato il rinnovo del Contratto nazionale Pubblici Esercizi Ristorazione Collettiva, Commerciale e Turismo scaduto a dicembre 2021, al termine peraltro di una lunga e articolata trattativa e numerose iniziative di mobilitazione, come lo sciopero nazionale del 22 dicembre 2023. Al tavolo i sindacati di categoria (Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil) e le associazioni datoriali Fipe Confcommercio, Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, Agci Servizi. Il nuovo contratto sarà valido dal 1° giugno 2024 al 31 dicembre 2027. "Ancora una volta – spiega il Segretario generale della Fisascat Cisl Venezia Nicola Pegoraro – si è riusciti a dare una risposta a questa situazione inflattiva. Pensavamo di non riuscire a chiudere il negoziato ma c’è sempre stata fiducia; l’accordo permette ai lavoratori non solo di avere dei benefici diretti in busta paga ma anche per la futura previdenza. Crediamo di essere riusciti a fare un buon contratto con un ottimo lavoro alle spalle: ora ci aspettiamo il rinnovo contrattuale per i dipendenti degli alberghi di Venezia di Federalberghi, Confcommercio e dell’industria turistica, sperando di arrivare presto a un’intesa". Nello specifico, l’accordo porterà a un aumento contrattuale a regime di 200 euro al quarto  livello, da riparametrare per gli altri. Intanto la prima tranche di aumento salariale di 50 euro sarà corrisposta con la retribuzione del mese di giugno 2024; seguiranno altre quattro tranche da 40 euro, poi 40, 30 e ancora 40. Previsto a carico delle aziende, a partire dal 1° gennaio 2027, l’aumento di 3 euro del contributo per l’Assistenza sanitaria integrativa (Fondo Est). Riccardo Musacco
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