“Un pallone come il Mondo” è il nome del Campionato Mondiale di Calcio, giunto quest’anno alla sua diciottesima edizione, che vedere scendere in campo cittadini da vari continenti.
Domenica 18 giugno, al Centro Polisportivo Avesani in via Santini, 72, si disputerà la 18° edizione di “Un pallone come il Mondo”, Campionato Mondiale di Calcio con cittadini provenienti da vari continenti organizzato da A.s.d. La Grande Sfida Onlus, con il patrocinio del Comune di Verona. Come da tradizione, quella di domenica non sarà semplicemente una giornata di sport, ma l’occasione per far incontrare e conoscere le culture e i costumi delle varie etnie che sono entrate a far parte del tessuto sociale veronese. Sul campo non si giocherà solo per la vittoria, ma anche per aggiudicarsi gli altri due premi in palio, quelli per il Fair Play e l’Accoglienza. Nel team della nazionale italiana giocherà anche il sindaco Damiano Tommasi. “E’ un piacere essere ancora una volta insieme per presentare questa iniziativa – ha detto l’assessore alle Politiche Giovanili e di Partecipazione e alle Pari Opportunità Jacopo Buffolo -, che ci dimostra come lo sport sia in grado di unire, di far incontrare le culture e creare un clima positivo di costruzione, di confronto e di solidarietà. L'invito ai cittadini è di partecipare numerosi ad una manifestazione che ci aiuta a fare un passo avanti nella capacità di incontrarci e creare relazioni tra diverse culture”.
Il torneo
Otto squadre divise in due gironi: nel primo ci sono Marocco, Senegambia, Costa D’Avorio e Paraguay; nel secondo Guinea Conakry, Senegal, Nigeria e Italia. Le prime partite saranno alle 9, per arrivare fino alle 18 quando si disputeranno le finali dove si stabilirà la classifica dal 1° all’ 8° posto.
I premi
Il Mondiale prevede tre tipi di vittoria: sportiva, a chi vince sportivamente sul campo, Fair Play, a chi sul campo e fuori si distingue per il comportamento rispettoso delle regole e dei principi del torneo, e Accoglienza, che andrà a chi accoglie a bordo campo e attraverso diverse modalità - con cibi, piatti tipici, bevande o altro - la squadra avversaria, gli arbitri, i sostenitori. L’iniziativa è stata presentata ieri mattina, 15 giugno, in Sala Arazzi. Sono intervenuti l’assessore alle Politiche Giovanili e di Partecipazione e alle Pari Opportunità Jacopo Buffolo, il presidente A.S.D. La Grande Sfida Onlus Roberto Nicolis, gli allenatori dell’Italia Emanuele Amaini, del Marocco Hamid Bendra e della Guinea Conakry Amadou Oury Diallo.
Foto di gruppo in Sala Arazzi.
“Negli anni questo torneo ha fatto nascere molte amicizie anche interreligiose – ha detto il presidente Roberto Nicolis -. La Grande Sfida infatti è quella di far incontrare le persone per stare insieme non solo per giocare. Sarà una lunga giornata, mangeremo insieme conoscendosi uno con l’altro, per costruire la città attraverso le relazioni. E il calcio è lo strumento che ci permette di conoscere altri popoli superando ogni forma di pregiudizio. Lo faremo andando oltre la sconfitta o la vittoria perché ci saranno anche un premio per l’accoglienza e il fair play”.
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