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Verona: Senza tetto sul Liston, Gli interventi dell’Amministrazione per contrastare il disagio sociale

comune verona

L'assessore alla Sicurezza Stefania Zivelognhi e l'assessore alle Politiche Sociali Luisa Ceni.

Oggi, 4 luglio, in sala Arazzi si è tenuta una conferenza stampa per discutere le segnalazioni da parte degli esercenti di Piazza Bra di situazioni di degrado. Presenti l’assessore alla Sicurezza Stefania Zivelonghi e l’assessore alle Politiche sociali Luisa Ceni.

Piazza Brà, Verona.
Ieri sulla stampa quotidiana era presente un articolo che riportava una serie di segnalazioni di degrado sottoscritte in particolare da esercenti della Piazza. In particolare, venivano denunciate situazioni in cui erano presenti ubriachi, accampamenti di disperati, rivenditori di fiori, ombrelli e invalidi in carrozzina. L’Amministrazione si è dichiarata consapevole del problema e ha esposto strumenti e possibili soluzioni da implementare.  “La questione descritta negli esposti è annosa, abbiamo fatto una ricerca nella stampa degli ultimi anni che ci ha mostrato come il tema non sia nuovo in questa città: ha riguardato le amministrazioni precedenti e quella attuale – ha commentato l’assessore alla Sicurezza Stefania Zivelonghi-. L’interesse è sempre stato alto, sia da parte dei cittadini ma anche dell’amministrazione. Proprio per la consapevolezza delle esigenze di chi attraversa la piazza, abbiamo deciso di attuare un presidio massiccio di forze dell'ordine”.

Riepilogo degli interventi

Un intervento massiccio che ha permesso l'identificazione di 552 persone e 1899 veicoli e il sequestro dei proventi dell’accattonaggio, di vestiti ma anche armi.
L'assessore alla Sicurezza Stefania Zivelognhi e l'assessore alle Politiche Sociali Luisa Ceni.
Zivelonghi ha poi fatto presente che l’efficacia è proporzionale all’efficacia degli strumenti posseduti: “L’amministrazione sta dispiegando la polizia locale, ma lamentiamo la scarsità delle risorse e, per questo, approfitto dell’occasione per fare un appello a chi stabilisce le norme, in particolare ai parlamentari veronesi, affinchè si uniscano all’amministrazione nel dare risposte ai cittadini contribuendo a far si che Verona sia riconosciuta come città metropolitana. In questo modo avremmo più mezzi finanziari e la possibilità di incrementare le forze della polizia locale”.

Ulteriori strumenti

L’assessore alle Politiche sociali, Luisa Ceni, ha poi preso la parola ribadendo che per quanto riguarda i servizi sociali gli strumenti adottati dall’amministrazione sono molteplici al punto che “Verona è una delle città del Veneto con maggiori posti emergenziali”. In questi ultimi giorni, infatti, è stato varato il Pronto intervento sociale, un servizio di pronto intervento, in ambito territoriale, che si attiva in caso di emergenze sociali. È stato utilizzato qualche giorno fa quando si è verificato il rogo a San Bonifacio. In altre parole, si tratterebbe di un numero che risponde alle forze dell’ordine h24: una novità in fase sperimentale per i primi sei mesi. Sono state poi definite le procedure di affidamento del Centro servizi Camploy. Una misura che va al di là del dormitorio puro e semplice, ma vuole essere un dispositivo centralizzato di implementazione di servizi centrali per le gravi marginalità. Nel centro saranno a disposizione una serie di servizi che agevolano la vita delle persone in difficoltà. “Faccio presente che di notte circola l’unità di strada che tenta l’aggancio. È chiaro che le persone sono libere fino a che non delinquono, noi tentiamo l’aggancio ma se questo viene rifiutato non possiamo costringere nessuno” – ha raccontato Ceni –. Ma Verona da sola non può farcela, i numeri sono in aumento. L’accoglienza più è diffusa più è sostenibile, serve quindi un coordinamento maggiore con gli enti: abbiamo già fatto dei tavoli in prefettura anche in questo senso, la risposta deve essere corale. Certamente potremmo fare di più, ma ci servono risorse maggiori. La normativa viene decisa dall’alto, a livello ministeriale”. “Il fenomeno è annoso, la soluzione non è semplice né tanto meno immediata”, ha concluso Zivelonghi.  
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