Da sx: Marina Montedoro, FIlippo Rigo, Stefano Faedo.
Questa mattina, nella sede del Consiglio regionale del Veneto, si è tenuta una conferenza stampa per promuovere il ritorno della Pesca IGP di Verona.
Un incontro, quello di questa mattina, nella sede del Consiglio regionale del Veneto, che ha avuto l’obiettivo di promuovere la pesca IGP di Verona. Si tratta, infatti, di una produzione che si concentra per l’85% dei suoi ettari proprio a Verona. Se infatti a livello regionale copre circa 1600 ettari, la produzione di Verona arriva a 1250.
Il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti.
Dopo una prima introduzione da parte del presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, sulle origini del frutto pesca, ha preso la parola Filippo Rigo, Consigliere regionale (Lega -LV) e promotore della conferenza stampa. “Il settore della pesca ha vissuto anni difficili. Verona è una provincia dove si è concentrata una qualità straordinaria di pesche, però ha vissuto anni difficili: c’era un marchio IGP ma è stato perduto– ha spiegato il Consigliere Rigo -. Grazie al lavoro e alla visione di Coldiretti Verona, nel 2021 è stato istituito un gruppo di lavoro sulla pesca e si è ottenuto un risultato straordinariamente importante per il comparto e per la provincia. La pesca, infatti, rappresenta a tutti gli effetti la nostra storia, la nostra cultura, la nostra tradizione e la nostra più profonda identità”. Da qui l’importanza, secondo Rigo, di difendere quello che è rimasto e cercare di implementare un prodotto di assoluta eccellenza.
Da sx: Marina Montedoro, FIlippo Rigo, Stefano Faedo.
Coldiretti Veneto: con 350 prodotti tipici, siamo la regione più importante a livello nazionale
Il Direttore di Coldiretti Veneto, Marina Montedoro, ha risposto ai ringraziamenti ricordando che “per questo passo importante l’impegno di Coldiretti Verona è stato fondamentale. Io, oggi, raccolgo soltanto quello che è il lavoro dei miei colleghi di Verona”. Montedoro ha poi proseguito riportando all’attenzione la situazione non facile dell’agricoltura veneta e italiana: “Abbiamo assistito prima al problema della siccità, poi siamo andati dalla parte opposta con un eccesso di acqua, e adesso gli eventi calamitosi. Ringraziamo la Regione perchè è sempre vicina al settore agricolo. Abbiamo 350 prodotti tipici, quindi siamo la regione più importante a livello nazionale e la ruralità rappresenta veramente il fiore all’occhiello delle radici di questa Regione”.
Associazione "Ortofrutta veneta": l'IGP deve essere controllato e comunicato bene
Attraverso le parole del Presidente dell’Associazione “Ortofrutta veneta”, Stefano Faedo, il discorso si è poi ampliato ad altri prodotti territoriali: “Stiamo lavorando ad un progetto per chi non ha oggi l’IGP, le mele ad esempio. Sono quattro le province che si andrebbero a toccare: tutta Verona, una parte di Vicenza, una parte limitrofa di Rovigo e Padova, andando a interessare l’80% della produzione veneta”.“Abbiamo le ciliegie delle colline veronesi, l’asparago e molte altre – ha proseguito Faedo -. Si sta cercando di confrontarsi, con l’aiuto di Coldiretti, e della Regione Veneto, per ottenere un riconoscimento IGP anche per questi tipi di produzione. L’intento del progetto dell’Associazione “Ortofrutta veneta” è quello di evitare che un IGP, se non ben controllato e comunicato efficacemente, rimanga un bollino a se stesso. “Se la pesca di Verona è tornata protagonista è anche grazie al lavoro messo in campo dalle amministrazioni comunali della Regione, le quali sono state capaci di promuovere e valorizzare questo straordinario prodotto con eventi e manifestazioni”, la conclusione del Consigliere Filippo Rigo.
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