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Prepararsi ai rischi climatici
10.01.2025 - 11:14
Foto di repertorio
Il nuovo Piano di protezione civile della città di Verona, tanto atteso e necessario, è finalmente giunto in Consiglio comunale. Giovedì 9 gennaio, il documento è stato esaminato dalla competente commissione consiliare, che lo ha approvato e lo ha inoltrato all’aula per la seduta del prossimo 16 gennaio. La presentazione del piano è avvenuta in sala Delaini con un’illustrazione dettagliata da parte dell’assessora alla Protezione civile Stefania Zivelonghi, accompagnata dal comandante della polizia locale Luigi Altamura e dal consulente Alberto Dacome, che ha collaborato con l’amministrazione nella revisione del Piano.
Il Piano di protezione civile, che risale al 2008 con un aggiornamento nel 2010, risultava ormai obsoleto e necessitava urgentemente di un’accurata revisione. Come sottolineato dal Comune, l’obiettivo principale era dotare la città di uno strumento più funzionale ed efficace, progettato per affrontare i rischi reali che potrebbero verificarsi nel territorio veronese.
Il piano individua ben quindici scenari di rischio, tra cui trombe d’aria, terremoti, alluvioni e blackout, e per ciascuno di essi sono state definite precise "matrici di intervento". Queste matrici stabiliscono le azioni da intraprendere nel caso in cui il rischio si materializzi, garantendo così una risposta organizzata e tempestiva. Un piano che si propone di essere dinamico, con aggiornamenti e revisioni annuali per mantenerlo sempre adeguato alle caratteristiche della città e all’evoluzione dei rischi.
Il nuovo modello organizzativo definisce chiaramente "chi fa cosa" in caso di emergenza, ponendo una particolare attenzione anche alla prevenzione. In questo senso, il Comune prevede l’attivazione di un piano di comunicazione che raggiunga l’intera città e soggetti chiave, come la consulta dei volontari, per garantire una diffusione capillare delle informazioni.
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