Vicenza, i clienti sensibili alle auto elettriche e ibride: "Ci vuole un piano triennale"
Vittorino Bisson, neo presidente dei concessionari d'auto di Confcommercio
Vittorino Bisson, neo presidente dell’Associazione provinciale concessionari d’auto ufficiali Confcommercio Vicenza commenta i dati del settore e sottolinea l’interesse del consumatore per i veicoli elettrici o a basse emissioni. Il primo mese dell’anno in corso non ha invertito la rotta difficoltosa del settore dell’auto, confermando la tendenza alla diminuzione delle immatricolazioni registrata in tutti i sei precedenti mesi. Secondo i dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili, a gennaio, in Italia, le immatricolazioni di veicoli sonostate 107.814 contro 134.198 dello stesso mese dell’anno precedente, unadiminuzione quindi del 19,7%. Nella provincia di Vicenza, il calo è ancora più netto, -32,7%, mentre il dato medio del Veneto registra una diminuzione del -21,13%. “Sono dati che confermano le difficoltà in atto in tutto il comparto delle automotive – spiega Vittorino Bisson, recentemente eletto alla guida dell’Associazione provinciale Concessionari d’auto ufficiali Confcommercio -, ma che devono essere letti alla lucedell’attuale complessità del mercato. Oltre alle difficoltà ormai note a tutti, che hannofrenato da qualche tempo la produzione dei veicoli, come la carenza di componenti,in particolare i microchip, si sono sommate quelle conseguenti all’aumento dei costidelle materie prime, del caro energia e del risveglio dell’inflazione. In questocontesto, i tempi di attesa per la consegna dell’auto si attestano intorno ai 4-5 mesidall’ordine, quindi il calo delle immatricolazioni si spiega, in parte, anche dai ritardisulle consegne delle auto già vendute”.
Intanto, i clienti sono sempre più sensibili alle auto ibirde o elettriche: "In questo quadro". Sottolinea Bisson: "A nostro avviso serve una strategia almeno triennale che preveda ecobonus per i privati e perle imprese che acquistano veicoli a basse emissioni e un forte potenziamento delleinfrastrutture, pubbliche e private, di ricarica elettrica. Si tratterebbe di un interventocomplessivo che darebbe fiato alle vendite di nuovi veicoli, quindi un concretosostegno al nostro settore, ma che si tradurrebbe soprattutto in un’azione tangibile ecoordinata per centrare l’obiettivo di portare il Paese verso il nuovo modello dimobilità”.
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