Giorgio Xoccato, presidente della Camera di commercio di Vicenza
Il fatturato delle aziende vicentine segna un aumento del 10 per cento
Il sentiment degli imprenditori: come si vede l'ottimismo tocca vertici storici
Il manifatturiero nel Vicentino e anche nel Veneto marcia spedito. Se nel primo trimestre (e potete leggerlo qui) i segnali di ripresa erano sostenuti, i dati del secondo trimestre non solo confermano ma anche accentuano questa crescita. L’indagine congiunturale della Camera di commercio per il secondo trimestre 2021 (aprile-giugno) indica che è stato superato il livello produttivo pre-covid, quindi relativo al 2019, grazie a un ulteriore forte recupero. E prevale ancora un deciso ottimismo tra gli imprenditori riguardo al futuro, con punte da record. Tutti gli indicatori volgono al bello stabile, dunque, e consentono al presidente vicentino Giorgio Xoccato di sintetizzare la mission dell’ente: “Siamo il volano per la ripresa del Paese”. Xoccato sottolinea quali siano i tre fronti d’impegno della Camera: nuovi processi manifatturieri, big data e transizione digitale. Uno sforzo che si accompagna, fra l’altro, alle 80mila pratiche telematiche sbrigate e alle 800 domande di contributo evase.
Il presidente Xoccato: "Siamo il volano per la ripresa del Paese"
Giorgio Xoccato, presidente della Camera di commercio di Vicenza
La presentazione dell’indagine, svoltasi nella sede della Camera di commercio vicentina, è stata l’occasione per presentare anche l’indagine congiunturale relativa al Veneto, curata da Antonella Trevisanato, che conferma questa linea emersa. Ha spiegato Mario Pozza, presidente dell’Unioncamere regionale: “Abbiamo registrato nell’ultimo trimestre un +34% di aumento della produzione rispetto al 2020 e una percentuale di occupazione degli impianti del 76%. Facile? Mica tanto. Comunque aspettiamo dal governo indicazioni per sapere dove investire. In secondo luogo puntiamo a migliorare queste percentuali, perché vorremmo che tutto il Paese viaggiasse ai nostri ritmi. E questo non accade”.
Trevisanato: "La crescita del Pil veneto stimata a +5.9%"
Antonella Trevisanato, a capo dell'ufficio studi dell'Unioncamere del Veneto
Mario Pozza, presidente dell'Unioncamere del Veneto
Pozza ha anche ribadito l’impegno e la filosofia dell’ente: “Siamo promotori dello sviluppo delle imprese e non portatori di interessi, tenendo conto che da cinque anni metà entrate dei diritti camerali non le abbiamo più introitate”. Antonella Trevisanato, a capo dell’ufficio studi regionale, ha indicato i ritmi della ripresa del Veneto. L’ha fatto da scienziata e senza enfasi, perché siamo ancora di fronte a “una corsa a ostacoli” come l’ha definita, legata com’è alle incognite della variante delta del virus, alla copertura vaccinale e, soprattutto, all’aumento del prezzo delle materie prime e del petrolio.
Produzione del Veneto: +34% negli ultimi tre mesi rispetto all'anno scorso
Fatte queste premesse, la previsione di crescita del pil veneto è del +5.9% e quella dei consumi del +4.2%. Il rimbalzo della produzione industriale nei primi sei mesi di quest’anno è stato del +23% rispetto al primo semestre del 2020, spinto dal +34% degli ultimi tre mesi. Il dato destagionalizzato della produzione industriale parla di un aumento del +5%, che supera i livelli pre-covid, così come anche il fatturato è in forte ripresa, con il +6.6 per cento. A completare il quadro c’è il dato della cassa integrazione, che ha segnato 55 milioni di ore contro i 194 milioni del 2020.
Mai così ottimisti gli imprenditori dagli anni Ottanta: il 50% prevede aumenti della produzione
L’ultimo dato interessante riguarda il sentiment degli imprenditori: è del 50% la quota degli imprenditori che prevede aumenti di produzione nei prossimi tre mesi. Si tratta di una percentuale altissima. È un aumento così importante da segnare non solo il record degli ultimi 12 anni ma addirittura, afferma Trevisanato, il massimo storico dal 1985 a oggi, cioè da 36 anni.
Rebesco: "La produzione industriale vicentina segna +7.1%, Ha superato quella pre-covid"
Diego Rebesco, funzionario della Camera di commercio che ha elaborato l'indagine congiunturale del 1° trimestre 2021
Diego Rebesco, dell’ufficio studi di Vicenza, presentando i dati vicentini, ha confermato e approfondito la lettura veneta del momento di forte crescita: “Nel secondo trimestre – ha spiegato – si accentua la fase di ripresa già registrata a fine 2020. La produzione industriale, con un +7.1%, ha superato quella pre-covid mentre l’utilizzo degli impianti passa dal 74 al 78%, avvicinandosi al massimo teorico dell’80 per cento. Il recupero della produzione industriale è significativo in tutti gli indicatori: il fatturato segna +10.4%, gli ordini interni crescono del 3% e quelli esteri del 9.4%. Dal punto di vista dei settori, l’orafo, la chimica-gomma-plastica e la concia restano su livelli produttivi inferiori al 2019, mentre gli altri settori, soprattutto alimentare e metal-meccanica, mostrano forti miglioramenti produttivi”. La vitalità del manifatturiero è confermata anche dai dati bancari: al 31 maggio lo stick di prestiti bancari alle imprese è pari a 14.4 miliardi, con un +3.5% rispetto al dato di fine dicembre. Nei primi cinque mesi dell’anno i prestiti al settore produttivo sono aumentati nei tre macro-settori: costruzioni (+11.7%), manifatturiero (+4.4%) e nei servizi (+1.2%).
Antonio Di Lorenzo
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