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Case di riposo: Cgil e Uil imbufalite sulla "esternalizzazione" a Montebello

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La facciata dell'edificio centrale della Casa di Riposo di Montebello

Ennesima esternalizzazione dei servizi in casa di riposo: avviene a Montebello alla San Giovanni Battista e i sindacati dei lavoratori delle RSA insorgono: "Adesso vogliamo vederci chiaro!" Per i sindacati non si può risparmiare sul benessere dei nostri anziani

casa di riposo san giovanni battista a Montebello La facciata dell'edificio centrale della Casa di Riposo di Montebello
Qualche giorno fa l'amministrazione della Casa di Riposo “San Giovanni Battista” di Montebello (Vicenza) ha comunicato alle Organizzazione Sindacali la propria intenzione di esternalizzare il servizio socio- sanitario ed ausiliario per tutti i posti accreditati dall’Ente e il servizio di sanificazione e pulizia degli ambienti. E' invece in fase di valutazione l’eventuale "esternalizzazione" del servizio infermieristico e del servizio educativo. "Abbiamo immediatamente chiesto un incontro all’Amministrazione per capire con precisione le ragioni di tale scelta - afferma Andrea Manteiro di FP Cgil, che parla a nome anche dei colleghi di Uil FPL Rossana Marostegan e Daniele Girardi -, ma possiamo fin d’ora chiarire che siamo radicalmente contrari alla decisione presa, ennesima dimostrazione della volontà di scaricare su lavoratori e lavoratrici difficoltà organizzative o di bilancio". "Se poi le motivazioni addotte finora fossero confermate - continuano i sindacalisti -, la nostra preoccupazione e il nostro sdegno non potrebbero che aumentare". Sembra infatti che, tra le motivazioni dell’Amministrazione a supporto di tale scelta, si parla di difficoltà nella gestione del personale per l’eccessivo numero di part-time e di assenze dovute a malattie e soprattutto ai “congedi parentali ai sensi della legge 104/92”. "Questo vuol dire  - sottolineano sarcasticamente i sindacalisti di Cgil e Uil - che i lavoratori della cooperativa dovranno ammalarsi meno o non potranno usufruire dei congedi previsti da Leggi dello Stato?" "I lavoratori della cooperativa, che già hanno un contratto più debole, sono quindi avvisati delle possibili conseguenze, se si ammaleranno o se chiederanno quanto è nel loro diritto?" E poi un altro interrogativo dai rappresetnanti dei lavoratori e delle lavoratrici: "Le criticità organizzative sono dovute ai legittimi bisogni del personale o non dovrebbero piuttosto essere una responsabilità di chi ha in capo la gestione del personale?" "Siamo convinti che, se fossero confermate queste motivazioni - concludono Mantiero, Marostegan e Girardi -, la scelta di esternalizzare i servizi sarebbe non solo del tutto sbagliata, ma anche segno di importanti lacune nella gestione di criticità tipiche di qualunque organizzazione complessa".
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