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Forall, i sindacati bocciano la vendita dell'azienda: "Non si possono lasciare 100 persone a casa"

Forall, i sindacati riferiscono ai dipendenti: "Proposta inconsistente e impraticabile"

Nella foto d'archivio, una manifestazione dei lavoratori della Forall davanti all'azienda di Quinto
Si è tenuta l’assemblea dei dipendenti Forall/Pal Zileri nella quale i sindacati confederali li hanno informati di quanto emerso negli ultimi incontri avvenuti con la direzione aziendale il 18 e 22 ottobre al tavolo di crisi della Regione alla presenza dell’assessore Donazzan. Abbiamo condiviso con i dipendenti – dice una nota di Cgil, Cisl e Uil – quanto ci è stato riportato dalla direzione Forall in merito alla trattativa con un soggetto imprenditoriale del territorio. Trattativa che si sostanzia in una proposta industriale che riteniamo inconsistente ed impraticabile perché non risponde in alcun modo ai presupposti condivisi con l’azienda ai tavoli istituzionali, che prevedono la continuità aziendale e produttiva nel sito di Quinto Vicentino e la massima salvaguardia occupazionale.

"Nei nove mesi che restano va trovata una proposta d'acquisto seria per la Forall"

"Abbiamo ribadito che una proposta che va ad assorbire in prospettiva 20/30 persone in un Comune fuori dalla provincia di Vicenza, può essere considerato un ragionamento utile per la ricollocazione di alcuni dipendenti ma che non dà risposte agli oltre 100 rimasti ancora in Forall e attualmente in cassa integrazione straordinaria". "Data l’irricevibilità della proposta industriale messa sul tavolo – conclude la nota – chiediamo all’azienda, di concerto con la Regione Veneto, di attivare subito tutti i canali per ricercare nel periodo residuo di durata della cassa (9 mesi) un soggetto industriale che risponda a presupposti di reindustrializzazione del sito di Quinto Vicentino e di salvaguardia occupazionale".
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