Vicenza e le baby gang: "Solo così il sindaco sarà credibile e non verserà lacrime di coccodrillo"
Sul caso delle baby gang a Vicenza, interviene Ciro Asproso, consigliere comunale di opposizione, appartenente a Coalizione civica. "Dopo l’aggressione avvenuta nella sera di Halloween in piazza S. Lorenzo ai danni di due quattordicenni - sottolinea Asproso - il sindaco Rucco lancia l’allarme e chiede al prefetto di prendere provvedimenti nei confronti dei responsabili auspicando un intervento più incisivo delle forze dell’ordine". "Una richiesta quanto mai ovvia e che mette tutti d’accordo, se non fosse per il movente omofobo dell’atto criminale (le unghie laccate di uno dei ragazzi) che dovrebbe indurci a riflettere su un clima di violenza, intolleranza e intimidazione che colpisce in maniera più marcata la comunità gay".
Il consigliere comunale di Vicenza, Ciro Asproso
"Difficile non mettere a confronto le recenti aggressioni omofobe (su tutte quelle di pochi giorni fa a Ferrara, dove una banda di adolescenti ha aggredito dei coetanei inneggiando a Benito Mussolini) con le parole sconsiderate del consigliere con delega alla sicurezza Nicolò Naclerio, il quale, nell’aula consiliare, negava l’entità del fenomeno e accusava gli islamici di essere i principali responsabili delle violenze verso gli omosessuali". "Per questo le parole di Rucco rischiano di apparire stonate e forse, anche un po' ipocrite. Fintanto che la delega alla sicurezza sarà nelle mani di un negazionista che non è culturalmente attrezzato a comprendere - prima ancora che contrastare – questo clima di discriminazione e violenza nei confronti degli omosessuali, sarà arduo fidarsi delle dichiarazioni del sindaco rilasciate sull’onda di un fatto di cronaca". "In politica - conclude Asproso - la moneta di maggior valore rimane sempre la credibilità, ma se alle parole non seguono i fatti anche le lacrime possono sembrare di coccodrillo".
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