Da Miotti a Bellaguardia ecco chi sono i vignaioli indipendenti vicentini della Fivi
Si è chiusa la tre giorni del mercato dei vini dei vignaioli Indipendenti, con l’entusiasmo di un grande successo. Un confronto con il pubblico che ha avuto modo di conoscere e assaggiare i vini dei Vignaioli Indipendenti, custodi di un mondo autentico, che inizia al di sotto della vigna. “Tutto parte dalla terra - commenta il Vignaiolo dell’anno Ampelio Bucci - Il vino è espressione del suolo dove le viti affondano le loro radici. Ora tutti parlano della terra, ma la Fivi è stata la prima a farlo, tanti anni fa. La Fivi è un’associazione nata dal basso, che con umiltà ha reso importante l’autenticità”. Una percezione che si ritrova assaggiando i vini dei Vignaioli Indipendenti e che ha reso questa manifestazione un evento di interesse nazionale, con un grande coinvolgimento del pubblico. “Come ha detto Ampelio noi vignaioli siamo le radici della vigna - sottolinea Matilde Poggi, presidente Fivi - ognuno può guardare al territorio dove vive e vedere quali sono i problemi da risolvere. Poi ci sono i delegati che sono come la pianta e il consiglio che si adopera per la salute di tutto il vigneto. Ciascuno partecipa all’interno dell’associazione, in modi diversi, come in una democrazia partecipata. Perché ciascuno di noi è la FIVI”.
Un'immagine del mercato dei vini organizzato dalla Fivi a Piacenza
Fondamentale per la riuscita dell’evento è da sempre la collaborazione con Piacenza Expo, che grazie all’organizzazione e suddivisione degli spazi anche quest’anno ha permesso alla manifestazione di svolgersi in sicurezza. “Ottimi i dati dell’affluenza che confermano 20.000 presenze sulle tre giornate - dichiara Giuseppe Cavalli, amministratore unico di Piacenza Expo - con particolare rilievo del lunedì che ha confermato l’importanza strategica della manifestazione anche per il canale Ho.Re.Ca e gli operatori di settore. La sinergia con Fivi è la carta vincente di un mercato di successo”. Sono 22 le aziende vitivinicole vicentine iscritte alla Fivi. Eccole: La Vigna di Valentino Zonin a Montebello, Le vie di Angarano a Bassano, Calalta di Nicola Brunetti a Mussolente, Duso di Giovanni Battista e Lino a Costabissara, Masari a Valdagno, Cantina Bellaguardia a Montecchio Maggiore, Cà Rovere ad Alonte, Mattiello a Longare, Tonello a Montorso, Cecchin a Montebello, Davide Vignato a Gambellara, La Pria ad Alonte, La Biancara di Angiolino Maule a Gambellara, Magia di Barbarano a Barbarano - Mossano, e Marchetto a Gambellara, Piovene Porto Godi a Toara di Villaga, Marco Buvoli a Gambugliano, Firmino Miotti a Breganze, Pegoraro a Barbarano Mossano, Riva Granda a Colceresa, Maraveja a Brendola, Natalina Grandi a Gambellara.
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