Il whisky "Segretario di Stato" dedicato a mons. Pietro Parolin di Schiavon come Jacopo Poli che l'ha prodotto
Come Poli anche Parolin è di Schiavon, paese in cui ha sede la celebre distilleria
Il whisky "Segretario di Stato" dedicato a mons. Pietro Parolin di Schiavon come Jacopo Poli che l'ha prodotto
Nessuno aveva pensato di rendere un tributo alcolico al cardinale Pietro Parolin, e probabilmente non esiste un altro esempio nella storia di un whisky dedicato a un papa o a un cardinale. Difficile, anche perché la Scozia è presbiteriana (i cattolici sono un'esigua minoranza) e dai tempi di Enrico VIII il Regno Unito ha pessimi rapporti con la chiesa cattolica. Invece Jacopo Poli, portabandiera dell'azienda di famiglia a Schiavon, ha voluto rendere omaggio a modo suo al concittadino più illustre: il cardinale Parolin, che ogni tanto in forma privata torna in paese a salutare l'anziana mamma. Poli, di mestiere distillatore, ha seguito un suggerimento dell'amico Vladimiro Riva che gli aveva proposto di dedicare una grappa a monsignore, ma ha voluto fare di più: lui e la sua famiglia, che si intendono di grappa da generazioni, hanno voluto tentare la strada del whisky. Nei giorni in cui, si parla della fine di agosto del 2013, Parolin è stato nominato segretario di Stato, Jacopo Poli ha iniziato a lavorare attorno ai malti, torbati e non torbati. Cinque anni di maturazione separata e poi i due spiriti (40 e 60 gradi) sono stati riuniti per riposare un altro anno in botti di amarone. Alla fine è iniziato il processo di distillazione, naturalmente a bagnomaria, che dai 72 gradi dell'alambicco si è infine abbassato ai 43 della bottiglia.
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