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Vicenza: "Il sindaco Rucco ha messo nel congelatore la questione Anconetta"

La denuncia dei consiglieri Pd: inaccettabile il silenzio su Anconetta e i problemi di Vicenza

La questione del passaggio a livello di Anconetta è finita nel congelatore, dove l'ha messa il sindaco. E, dopo quattro anni di governo della città, lui stesso non deve mettere la testa nella sabbia e affrontare anche questo problema su cui non ha dato risposte. E' la posizione dei consiglieri d'opposizione del Pd, con una odcumento a firma di Cristiano Spiller, Otello Dalla Rosa, Alessandra Marobin, Alessandro Marchetti e Isabella Sala. "Al sindaco che dà il via libera al prolungamento di via Aldo Moro senza nemmeno sentire la sua maggioranza e, anzi, scontentandone un pezzo - dice la nota - fa da contraltare il sindaco che mette la questione del passaggio a livello di Anconetta in congelatore. Proprio nel momento in cui tutta la provincia, nelle sue diverse rappresentanze istituzionali, si compatta per avere i fondi che consentano di elettrificare la linea Vicenza-Schio e farne un asse fondamentale di collegamento tra il capoluogo e la fascia pedemontana, in cui è presente una manifattura di valore mondiale, il sindaco -presidente della Provincia rimette per l’ennesima volta la testa sotto la sabbia. La Postumia costituisce l’unico asse viario della città in direzione nord-est, con collegamenti strategici per la provincia e fuori Vicentino; il passaggio a livello genera forti disagi per la viabilità e per la vivibilità del quartiere, in un contesto in cui l’inquinamento dell’aria è già tra i peggiori d’Europa; eppure, nonostante ciò, la storia del passaggio a livello di Anconetta è una storia fatta di promesse mancate e di “non decisioni”. La Vicenza-Schio, elettrificata e potenziata, potrebbe diventare un tassello fondamentale di collegamento “verde” tra aree densamente popolate e un pezzettino di quella “metropolitana di superficie” oramai colpevolmente accantonata dalla Regione Veneto.
Un'immagine del progetto della circonvallazione di Anconetta lanciato da Confindustria
Al protocollo d’intesa del 2017 tra Comune e Rfi, e alle successive ipotesi di soluzione, si sono aggiunti nel tempo l’ipotesi dell’interramento dei binari, qualche ragionamento sulla possibilità di sopra-elevare la ferrovia e, non ultima, la soluzione ipotizzata da Confindustria Vicenza. Trascuriamo quella ridicola di scendere dal treno e per poi risalire 50 metri dopo, una boutade durata poche ore ma che ha dimostrato tutta l’inconsistenza di questa amministrazione. Ci sono almeno otto/nove diverse ipotesi in campo: è inaccettabile che dopo quattro anni di mandato, e altrettanti di promesse, questa amministrazione non abbia un suo studio comparato che tenga conto dei costi-benefici, dell’impatto sul quartiere, della sostenibilità economico-sociale se non pregevoli studi di privati cittadini o associazioni. “Non è pensabile che ancora una volta il tema venga rinviato a dopo le elezioni – sottolineano i consiglieri all’unisono – la questione del passaggio a livello di Anconetta è fondamentale tanto per la qualità della vita di un intero quartiere quanto per l’intera viabilità provinciale; se questa occasione verrà persa, la colpa sarà imputabile esclusivamente all’immobilità del sindaco Rucco.”
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