Pietro Maso com'era ai tempi del processo per l'omicidio dei genitori e com'è adesso
Come nell'omicidio di Chiampo, a Montecchia di Crosara Pietro Maso uccise i suoi genitori per avere l'eredità
Pietro Maso com'era ai tempi del processo per l'omicidio dei genitori e com'è adesso
Il duplice omicidio dei genitori da parte di Diego Gugola a Chiampo fa venire alla mente un altro episodio agghiacciante avvenuto nel veronese, ma a pochi chilometri da Vicenza, che ebbe come protagonista Pietro Maso, un giovane la cui vicenda fece il giro d'Italia. Il 17 aprile 1991 nel comune di Montecchia di Crosara, in provincia di Verona, il diciannovenne Pietro Maso, aiutato da tre amici, Giorgio Carbognin, Paolo Cavazza e Damiano Burato, uccise entrambi i suoi genitori, Antonio Maso e Mariarosa Tessari al fine di appropriarsi della sua parte di eredità. Fu arrestato il 19 aprile 1991 e poi condannato definitivamente a trent'anni di carcere, con il riconoscimento della seminfermità mentale al momento del fatto. Dopo averne trascorsi ventidue da detenuto, è stato rimesso in libertà nel 2015. Successivamente è stato ricoverato in clinica psichiatrica dal marzo 2016 per dipendenza da cocaina. Ai suoi complici, Giorgio Carbognin e Paolo Cavazza, è stata inflitta una pena di ventisei anni, mentre al minorenne Damiano Burato è stata inflitta una pena di tredici anni. Nella vicenda di Maso ebbe un ruolo anche il vescovo di Vicenza, Pietro Nonis, che incontrò l'omicida nel carcere di Opera in quanto il giovane gli aveva scritto spiegandogli la sua volontà di redimersi. Montecchia di crosara, pur essendo provincia di Verona, fa parte della diocesi di Vicenza.
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