A Foza sono dovute intervenire due squadre del soccorso alpino
Il soccorso alpino di Asiago è stato allertato da un'escursionista il cui marito, messo un piede nel vuoto a monte di un ponticello, era caduto ruzzolando per una decina di metri nel canalino sottostante, a valle del sentiero numero 784, che da contrada Valgadena risale l'omonima vallata. Poiché nel luogo dell'incidente non c'è copertura telefonica - spiega una nota del Soccorso alpino del Veneto - la donna era dovuta scendere di corsa a piedi un chilometro per trovare rete e dare l'allarme. Non riuscendo a geolocalizzare perfettamente il luogo, nei dintorni di Foza, e risaliti il più possibile alle coordinate reali, in quella direzione è decollato l'elicottero di Verona emergenza, mentre una squadra si portava in contrada Lessi per scendere dall'alto mentre un soccorritore partiva dal basso da solo, in quanto il soccorso alpino della Pedemontana del Grappa, chiamato in suo supporto, era stato deviato su altre due emergenze. E' stato proprio il soccorritore che stava risalendo a ritrovare per primo l'infortunato, raggiunto subito dopo dall'equipe medica e dal tecnico dell'elisoccorso sbarcati con un verricello di 65 metri nel greto in secca del corso d'acqua. All'uomo, un 41enne di Marostica, sono state prestate le prime cure per il probabile trauma toracico e le contusioni riportate. Una volta assicurato a una barella, l'infortunato è stato issato a bordo dell'elicottero con il verricello e trasportato all'ospedale di Borgo Trento.
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