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Palazzo Thiene, il Comune si costituisce in giudizio per fare restare le opere d'arte a Vicenza

Palazzo Thiene caminetto sulla sinistra

La società Lca proprietaria delle opere d'arte vuole eliminare il vincolo del ministero

Il Comune si costituisce in giudizio per sostenere la posizione del ministero che vuole mantenere le opere d'arte di palazzo Thiene legate all'edificio palladiano e quindi farle restare a Vicenza. Le opere d'arte presenti a palazzo Thiene, divenuto di proprietà del Comune di Vicenza lo scorso anno, costituiscono un bene culturale di grande valore - dice una nota del municipio - e sono al centro di un contenzioso giudiziario relativo a un vincolo dichiarato dalla Soprintendenza che ne legano le sorti allo storico immobile ex sede di Bpv.
La sentenza del Tar Veneto n.1162/2020 che accoglieva la posizione del ministero dei Beni Culturali dichiarando che le opere d'arte potevano essere vendute a terzi ma non potevano essere portate via da palazzo Thiene, era stata impugnata con un ricorso in Consiglio di Stato da LCA, la società che sta curando il fallimento della Banca Popolare di Vicenza. Infatti Lca sta per Liquidazione coatta amministrativa della ex Popolare di Vicenza. "Considerata la veste di proprietario di Palazzo Thiene – dichiara il sindaco Francesco Ruccoabbiamo deciso di chiedere la costituzione in giudizio ad adiuvandum della posizione del ministero della Cultura, per salvaguardare l'interesse della collettività vicentina affinché le opere restino all'interno dell'ex sede della banca. Lo avevamo promesso appena conclusa l'operazione di acquisto e quindi siamo pronti a ribadire, anche in sede giudiziaria, tutta la volontà dell'amministrazione per far sì che queste opere rimangano al loro posto".
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