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Vicenza, Balbi: "Sul restauro del museo abbiamo lasciato progetti e soldi e siete pure in ritardo"

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Il tetto di palazzo Chiericati oggetto di lavori

La consigliera Balbi: "Altro che prendervi meriti sui lavori al museo di Vicenza, avete due anni di ritardo"

Il tetto di palazzo Chiericati oggetto di lavori
E’ semplicemente sconvolgente - afferma in una nota Cristina Balbi, consigliera comunale e assessore ai lavori pubblici con il sindaco Variati - leggere le parole del vicesindaco Celebron, che vanta i grandissimi successi della giunta Rucco su palazzo Chiericati. Un racconto che non potrebbe essere più lontano dalla realtà. Basti dire che in più di quattro anni non sono riusciti a completare nemmeno un lavoro che era completamento progettato e finanziato nel mandato precedente, facendo perdere tempo ed occasioni importanti alla città e a chi la visita.
Le giunte Variati hanno svolto la gran parte dell’iter di restauro e non solo. Abbiamo progettato, finanziato e avviato i lavori della parte cinquecentesca nel primo mandato, nel secondo abbiamo completato i lavori dell’ala cinquecentesca e dell’ala novecentesca, nonché progettato e finanziato i lavori dell’ala ottocentesca. Lasciammo anche 2.5 milioni di euro a copertura di un progetto approvato dalla giunta e dalla Soprintendenza, e addirittura già trasmesso alla Provincia di Vicenza per l’avvio delle procedure di gara.
Cristina Balbi, consigliera del Pd
Se si paragona quanto fatto dalla giunta Variati, soprattutto nel secondo quinquennio, con i ritardi e le perdite di tempo del mandato di Rucco il paragone è impietoso. Finire i lavori entro la fine di quest’anno, sempre che questa nuova promessa sia rispettata, vuol dire comunque essere oltre due anni in ritardo rispetto alla tabella di marcia: senza contare che è da vedere che tempi saranno impiegati per completare l’allestimento (che è già completamente progettato) e soprattutto per la riapertura.
C’è quindi addirittura il rischio - conclude Cristina Balbi - che l’attuale amministrazione non riesca a portare a compimento un’opera lasciata completamente progettata e finanziata da quella precedente e che nel 2018 aveva un anno e mezzo di lavori previsti: sarebbe l’ennesima figuraccia di un’Amministrazione che non riesce a mettere a terra nemmeno ciò che ha ricevuto in eredità.
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