Formisano: "La mostra Infernus è stata una della pagine più discutibili della giunta Rucco a Vicenza"
La locandina della mostra aperta dal 26 giugno sino a tutto agosto
Dopo la notizia di un'inchiesta della Finanza sulla mostra "Infernus" in Basilica palladiana l'anno scorso (era la mostra di cui potete leggere qui che presentava i violini con dipinte scene dell'Inferno di Dante, opera di un giovane asiaghese trapiantato a Londra) c'è da registrare un commento di Federico Formisano, segretario cittadino del Pd. "Immaginiamo - spiega - la preoccupazione dei vicentini per la notizie di stampa sull’indagine della Procura riguardante la mostra Infernus e per la visita della guardia di finanza a palazzo Trissino. È anche la nostra preoccupazione. In questi anni abbiamo contestato in più occasioni l’utilizzo di Agms Aim come bancomat per le iniziative pubbliche, spesso a prescindere dal reale valore della manifestazione: la mostra Infernus è stata sicuramente una delle pagine più discutibili scritte dalla giunta Rucco". "Dalle notizie di stampa sull’indagine è evidente che siamo all’avvio di un’indagine per cui non ci sono sentenze definitive e quindi va usata tutta la cautela del caso nel commentare la vicenda. Ma è altrettanto chiaro che la presenza della guardia di finanza negli uffici del Comune è un segnale che non può che essere un campanello d’allarme. Ma soprattutto rafforza interrogativi pesanti che già erano circolati in città negli scorsi mesi: ad esempio, perché affidare l’organizzazione di una mostra a una società che fa sondaggi?"
Federico Formisano, segretario cittadino del Pd
"Ma non è l’unico aspetto che necessita di essere chiarito in questa vicenda: in questi mesi è emerso a più riprese che a tanti addetti ai lavori la cifra di 100.000 euro per una mostra di questo tipo sia sembrata assolutamente spropositata. La nostra critica di fondo è sulle scelte nel campo delle politiche culturali da parte del Sindaco Rucco e della sua maggioranza: visto che le risorse sono sempre limitate e comunque si tratta sempre di risorse dei vicentini, è inaccettabile che le risorse vengano investite in base a criteri poco chiari invece che in base al valore culturale della mostra. Il nostro auspicio è che l’indagine della guardia di finanza serva a fare finalmente luce su una vicenda che ha evidentemente molti aspetti da chiarire, nel rispetto dal lavoro degli inquirenti e della magistratura”.
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