Scopri tutti gli eventi
25.07.2022 - 20:30
Un'immagine di Marco Goldin accanto a un dipinto di Van Gogh
S'infiamma la polemica su Infernus la mostra dei violini dipinti svoltasi l'anno scorso in Basilica sulla quale indaga la Guardia di Finanza, che ha perquisito il Comune e la sede di Agsm Aim. Ad alimentare il dibattito c'è una una nota del segretario cittadino del Pd, Fderico Formisano: "Sembra quasi il gioco del rimpiattino fra noi del Partito democratico e il consigliere Cattaneo che sforna l’ennesimo comunicato per difendere l'amministrazione comunale. Ormai evidentemente gli è stato assegnato il ruolo ufficiale di difensore d'ufficio dell'amministrazione Rucco, soprattutto quando i temi sono scomodi e quando le condizioni sono chiaramente indifendibili".
"Il raffronto fra Infernus e le mostre di Goldin - aggiunge Formisano - ha fatto inferocire soprattutto chi lavora quotidianamente con le difficoltà del momento: ristoratori, baristi, negozianti. La mostra dei violini non ha di fatto battuto chiodo se si considera che i 18.000 che hanno visitato la Basilica sono più o meno le stesse persone che in un periodo normale accedano alla terrazza di piazza dei Signori. E i 485.000 che hanno visitato l’ultima mostra di Goldin hanno avuto evidentemente un altro impatto sulle attività economiche della piazza. Ma giova ricordare che nel periodo in cui sono rimaste aperte le mostre di Goldin anche le attività dirette del Comune come la vendita dei biglietti d’ingresso al sistema museale hanno avuto un incremento esponenziale che sarebbe stato ampiamente in grado di ripagare l’eventuale esborso per le spese di allestimento e guardania".
"Le mostre di Goldin portarono a Vicenza milioni di visitatori - sottolinea Formisano - con un indotto economico straordinario per tutta la città: basterebbe chiedere ai ristoratori o agli albergatori vicentini per farsi raccontare quante persone vennero a Vicenza in quegli anni per vedere le mostre organizzate in Basilica oppure recuperare le foto delle file chilometriche di turisti in Piazza dei Signori. Ma, soprattutto, nel caso di Infernus non parliamo nemmeno dell'impatto economico delle mostre o delle presenze in città, bensì di presunte violazioni di legge che gli inquirenti stanno evidentemente verificando".
"La massima beffa sarebbe scoprire che il Comune avrebbe organizzato una mostra che non ha attirato sostanzialmente nessuno a Vicenza, spendendo 100.000 versati da Agsm-Aim (e quindi dai vicentini), e che per giunta nell'organizzazione della mostra ci sarebbero pure state delle irregolarità. Noi chiaramente ci auguriamo che così non sia - conclude Formisano - e che si sia trattato solamente di un fallimento culturale e di un investimento gravemente sbagliato da parte dell'amministrazione, ma suggeriamo al consigliere Cattaneo maggiore prudenza nei paragoni".
Edizione
I più letti
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516