Roberto Cattaneo, segretario cittadino di Forza Italia e consigliere comunale
"I suoi sono toni da colonizzatore di Vicenza, paracadutato come molti altri del Pd nel Veneto"
Roberto Cattaneo, segretario cittadino di Forza Italia
"L’on. Enrico Letta, segretario del Pd, è uno dei candidati eccellenti paracadutato nel Veneto, e precisamente a Vicenza - dice in una nota Roberto Cattaneo, segretario citadino di Forza Italia - così come l’on. Pietro Fassino, torinese, candidato a Venezia, oppure l’on. Beatrice Lorenzin, romana doc candidata al Senato (Verona/Vicenza/Padova). Sembra un piano strategico di assalto al Veneto". "L’on. Letta afferma che nel Veneto, e in special modo Vicenza, vi è stato un numero altissimo di coloro che hanno tradito Draghi. Tradire è una parola forte e, pronunciata in questo contesto, non in Parlamento ma in casa dei vicentini, è un insulto che va respinto al mittente. Specie da chi dichiara che “mi sento a casa”. Questa è terra vicentina, non terra da colonizzare. Mi permetta l’on. Letta che dichiara di conoscere bene e di aver seguito bene la nostra realtà industriale, che ha un rapporto con Vicenza che dura da decenni, ci dica che cosa ha fatto per le banche venete e specificatamente per la nostra banca se non lavarsene le mani, lui e altri come lui".
Un primo piano di Enrico Letta, capolista del proporzionale a Vicenza
"Che cosa ha fatto per dare un dignitoso e giusto ristoro a tanti, molte decine di migliaia di risparmiatori ridotti non pochi alla carità, quindi, secondo il dettato costituzionale, difendere il risparmio? Noi ci ricordiamo bene dell’enorme differenza di trattamento per le banche venete rispetto a quella di Siena. Ritengo che sia stato giusto aiutare il Monte dei Paschi, e altrettanto ingiusto non farlo con la Banca Popolare di Vicenza e quella di Montebelluna". "Non ci dimentichiamo da che parte si è schierato, a Vicenza, il suo partito, l’on. Letta compreso, con la vicenda della Del Din. Componenti storici della sinistra vicentina (Marobin, Spiller, Dalla Rosa, Colombara) dichiarano che sono profondamente preoccupati per le candidature, compreso quella del segretario del Pd, che “nulla hanno a che fare con la nostra realtà”. O mentono loro o qualche altro. Basta che leggere il titolo dell’articolo posto sotto l’ intervista per comprendere cosa pensano i vicentini. Un ultimo commento: il tono utilizzato dall’on. Leta nella sua intervista a Il Giornale di Vicenza non è certo quello di una amico che chiede ospitalità alla casa dei vicentini, ma è piuttosto quello di un colonizzatore, e a noi questo non piace per nulla. Può anche essere, che con una legge elettorale che ci ritroviamo, l’on. Letta sia rieletto proprio a Vicenza, ma non ci rappresenterà di sicuro in Parlamento".
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