Sulle elezioni presa di posizione della Grande Vicenza: "Rucco con tre assessori in corsa non si preoccupa di chi amministra la città"
Alessandra Marobin, consigliera d'opposizione del Pd a palazzo Trissino
Leggiamo - dice una nota di Dalla Rosa, Colombara, Marobin e Spiller della Grande Vicenza - della candidatura nelle liste della coalizione di destra di ben tre assessori, fra cui Marco Zocca, pluriassessore appena nominato al sociale. Ricordiamo che un mese fa in un' intervista televisiva il sindaco auspicava che i suoi assessori continuassero a lavorare per la città; ora invece apprendiamo, con un certo stupore, che si sente onorato dal fatto che tre assessori della sua giunta siano pronti a lasciare la città per posizioni per loro evidentemente più soddisfacenti. Se teniamo poi conto che anche il vicesindaco Celebron, da notizie di stampa, puntava ad un posto sicuro che però la Lega gli ha negato, sarebbero stati 4 su 8 gli aspiranti parlamentari. Emergono spontanee alcune considerazioni, prosegue la nota: 1. Se il sindaco è davvero onorato dei 3 assessori candidati al Parlamento e non considera un problema il venir meno del loro impegno in giunta, allora ne consegue che l’operato di Zocca, Giovine e Ierardi è stato fin qui ininfluente per la città. 2. Se invece Rucco fa solo buon viso a cattiva sorte, allora ci domandiamo chi amministrerà la città in questo mese di campagna elettorale, con tre assessori dalle deleghe pesantissime occupati in altri pensieri per loro più importanti? È vero che ad oggi hanno fatto molto poco per la città, ma da poco a nulla non cambia poco. 3. Il sindaco a parole sostiene quanto programmato dal Pnrr voluto dal governo Draghi, ma due suoi assessori entreranno in parlamento con Fratelli d’Italia che sulla prosecuzione del Pnrr ha lanciato messaggi ambigui e preoccupanti. La contraddizione a noi pare evidente e inconciliabile. 4. Marco Zocca, pluriassessore e neoassessore al Sociale, come farà a gestire l'emergenza sociale in piena campagna elettorale? Sappiamo bene che si tratta dell’assessorato più vicino ai bisogni dei cittadini e ancor di più in un momento come questo, di vera di emergenza sociale, meriterebbe un assessore a tempo pieno e non distratto dalle sirene romane. 5. Infine, con grande amarezza, constatiamo che per l’amministrazione Rucco la città e i suoi bisogni vengono sempre per ultimi: prima vengono i partiti, le carriere personali, le ambizioni, le spartizioni. L’amministrazione locale non è considerata un impegno e un onore civico, ma solo un autobus per altri traguardi personali: prima la carriera, poi Vicenza. Uno stile lontanissimo dalla nostra idea di impegno per la città, lontanissimo da ogni civismo.
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