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Vicenza, il futuro del Lane è oscurato da un'infermeria che non finisce più

Petrucci in Vicenza Cosenza

Troppe assenze e qualcuna da lungo tempo: quanto peseranno nella gara con il Pescara?

Petrucci in Vicenza CosenzaIl pareggio dei biancorossi ottenuto sul campo del Cosenza ha un sapore agrodolce. L’avversario affrontato è apparso modesto, anche se, considerando l’andamento della gara, il punto finale è un buon risultato. Meno buono è il momento relativo all’infermeria: anche nell’ultima partita le troppe assenze hanno inciso negativamente sulla prestazione del Vicenza. Senza eventuali recuperi nei prossimi giorni, la situazione è preoccupante, soprattutto in vista della partita con il Pescara. Quella di sabato è, infatti, una gara fondamentale che il Lanerossi deve vincere.  Nella foto, Petrucci nell'ultima gara. Quanto agli infortuni, parrebbe lecito attendersi maggior chiarezza da parte della società: affrontare partite così decisive senza giocatori importanti non deve, e non può, essere liquidato con una banale diramazione della lista dei convocati. Riepilogo la situazione: il Lane ha recuperato Nalini, mentre restano indisponibili Dalmonte, Da Riva, Meggiorini e Ierardi.

Qualche assenza sembra addirittura un piccolo "giallo". Alcuni giocatori sono spariti dai radar

Il ritorno in campo del talentuoso esterno di Isola della Scala è senz’altro una notizia positiva; va però ricordato come, rientrato (con gol) da una lunga assenza in occasione del match con la Cremonese, abbia subito dovuto saltare le due successive gare per un non meglio precisato «affaticamento muscolare», come affermato da Di Carlo il 7 marzo scorso. Per quanto riguarda, invece, i giocatori tuttora in infermeria, con l’eccezione del lungodegente Ierardi di cui è nota la «sciatalgia con ernia discale» (nota del club del 26 ottobre scorso), la situazione assume delle sfumature quasi da giallo. Meggiorini è (era) sicuramente l’elemento più in forma tra i biancorossi; questo almeno fino alla gara col Chievo, che l’ha costretto a dare forfait per “qualche problemino che speriamo di risolvere domani”, così ha spiegato l’allenatore, che ha aggiunto il 7 marzo: “Ha recuperato forza fisica dopo due gare consecutive, ma serve vedere come sta perché ci serve al 100% e non dobbiamo rischiare nulla”. E il 15 di marzo sempre Di Carlo affermava: “Il suo recupero è atteso per sabato”. La posizione di Dalmonte è tra le più controverse: fuori a lungo per un problema al retto femorale, rientra in campo in occasione della partita con la Spal, risultando decisivo. La settimana successiva è costretto ad uscire dopo la rete messa a segno al Pisa, per una botta al ginocchio che non gli impedisce di scendere in campo con la Cremonese. Pare recuperato, col Chievo è convocato, ma non scende in campo. Spiegava Di Carlo il 7 marzo: “Dalmonte e un altro giocatore hanno avuto anche loro dei problemi e li abbiamo dovuti gestire”. Le ultime informazioni a riguardo descrivono, come ha annunciato l’allenatore il 12 marzo, “una “infiammazione tendinea al ginocchio che bisogna togliere del tutto per arrivare al recupero”. Il caso di Da Riva è quantomeno enigmatico: dopo aver superato una “contrattura dell’adduttore lungo di destra, con tempi di recupero stimati in circa 10-15 giorni” (nota del club del 21 gennaio) è rientrato tra i convocati il 20 febbraio con la Spal senza scendere in campo; da allora è sparito dai radar. In occasione della conferenza prima della partita con l’Empoli del 12 marzo, Di Carlo ha indicato anche per lui una infiammazione del tendine, stimando di recuperarlo dopo il turno di sosta della prossima settimana. La squadra ha più volte dimostrato di saper sopperire alle assenze, fronteggiando le situazioni avverse attingendo alla forza del gruppo. Resta però il rischio che le prolungate indisponibilità pesino sul campionato dei biancorossi. (Jacopo Roetta)  
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