Romeo fotografato da Marianna Zampieri nel suo palazzo Trissino
Da anni viveva, accudito dalle usciere, nell'antico palazzo ed era conosciuto da tutti
Romeo impegnato a cibarsi fotografato alla consegna di un tiragraffi, regalo della Ferplast
A palazzo Trissino lo conoscevano tutti, dagli impiegati agli assessori. Aveva già visto due sindaci, prima Achille Variati e poi Francesco Rucco. Aveva almeno una decina d'anni, perché fu trovato aggirarsi agli inizi degli anni Dieci nel sontuoso porticato, unico sopravvissuto del parto di una gatta che gironzolava per il centro. Le usciere se ne presero subito cura, come anche Daniele Andreose che aveva l'ufficio della Fondazione 3 novembre nell'androne di palazzo Trissino. E perfino l'austero ragioniere capo, Mauro Bellesia, aveva un debole per lui. Il nome lo trovarono subito: Romeo, preso a prestito dal protagonista degli Aristogatti disenyani. E dal palazzo scamozziano non se n'è più andato. Dopo Menti, cui è intitolato lo stadio, era il secondo Romeo più conosciuto di Vicenza. Aveva anche una pagina Instagram a suo nome. Ma da domani dipendenti e politici che entreranno a palazzo Trissino non troveranno più Romeo a salutarli al loro ingresso. Il gatto di palazzo Trissino, il sindaco ad honorem come era stato battezzato, non c'è più. E' morto. Aveva un'infezione e non ha superato l'intervento. "Saremo tutti un po' più tristi", ha commentato Paola Sperotto, capo ufficio stampa del Comune, su Facebook.
Romeo fotografato da Marianna Zampieri a palazzo Trissino e messo sulla copertina di un suo libro
Quel gattone, alla faccia di ogni nomea, era diventato il simbolo del municipio e, per traslato, anche il simbolo di Vicenza. Altro che vicentini magnagati. Quello che mangiava era lui, con ciotole a disposizione, cesta all'interno e cuccia all'esterno, vicino alla rimessa per le biciclette. Le usciere erano le addette alla sua cura, e ci riuscivano benissimo. Il gattone era diventato un elemento caratteristico di palazzo Trissino, che una esperta fotografa di gatti come Marianna Zampieri l'aveva non solo fotografato ma anche messo sulla copertina di un suo lavoro, Gatti al lavoro. Anche la Ferplast, azienda di Castlgomberto molto vicina al mondo Pet, s'era data da fare e a suo tempo aveva portato a palazzo Trissino un tiragatti. Se siete mai passati alla domenica, con il cancello del palazzo chiuso, potevate vederlo nel porticato o in mezzo al cortile, seduto sulle zampe come se attendesse qualcuno, in posizione guardinga, oppure sdraiato: il palazzo era suo, anzi il mondo era suo. Da domani anche Vicenza sarà un pochino più sola.
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