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All'università di Padova eletta per la prima volta una rettrice: è Daniela Mapelli, decisivi gli studenti

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Daniela Mapelli, prorettrice e candidata alla poltrona di rettore

Alla terza votazione s'è aggiudicata l'elezione vincendo il ballottaggio con Patrizia Marzaro

Daniela Mapelli, nuova rettrice dell'università di Padova
Per la prima volta nei suoi 800 anni di vita, c’è una donna sulla poltrona di rettore dell’università di Padova, che è anche l'università di Vicenza visto che la provincia berica è seconda come bacino di provenienza degli studenti dell'ateneo patavino. Daniela Mapelli ha vinto il ballottaggio con Patrizia Marzaro e s’è aggiudicata l’elezione con 1331,50 voti contro i 1186,62 della concorrente. Daniela Mapelli è prorettrice alla didattica e docente ordinaria di neuropsicologia e riabilitazione neuropsicologica. Ci sono voluti tre turni di votazioni per trovare il rettore: la prima s’è svolta lunedì, l’ultima ieri. Qui potete leggere i profili dei candidati. Con un’affluenza del 93,41% per la componente docente, del 72,5% per il Personale tecnico amministrativo, l’83,73% di chi rappresenta la componente studentesca, il 41,42 di Dottorande e Dottorandi, Assegniste e Assegnisti di ricerca e il 24,79% di Specializzandi, ieri Mapelli si è aggiudicata l'elezione con 1331,50 voti contro i 1186,62 di Marzaro. Il sistema di voto per l’elezione del rettore dell’università è complicato e assegna solo ai docenti e ai ricercatori il voto pieno: le altre componenti valgono con un “peso ponderato”: il voto di un dottorando vale il 2% di una docente, quello di uno specializzando l’1%, il 5% per chi rappresenta la comunità studentesca e il 16% per il personale tecnico-amministrativo, motivo per cui alcune persone hanno deciso di esprimere la necessità di voti ugualmente pesati e dignitosi optando per la scheda bianca. Mentre i voti della componente docente e del personale tecnico-amministrativo risultavano spaccati in due, con una propensione abbastanza ampia della prima per Mapelli, e del secondo per Marzaro, la differenza l’ha fatta la comunità studentesca. Se infatti gli orientamenti di docenti e ricercatori siano difficilmente prevedibili e quelli del personale tecnico amministrativo generalmente siano critici la governance, la comunità studentesca si è schierata in maniera compatta da subito a favore della nuova Magnifica Rettrice, segno evidente di una elaborazione politica seria nei confronti di queste elezioni, riscontrando in Mapelli una maggiore disponibilità al dialogo rispetto alla controparte. E dire che Marzaro ce l’ha messa tutta. La docente ordinaria di Diritto Amministrativo e direttrice del Dipartimento di diritto pubblico, internazionale e comunitario, che ha condotto una campagna elettorale puntuale, ha mandato un messaggio all’elettorato studentesco chiedendo supporto proprio all’alba del ballottaggio, richiesta che però non sembra essere andata a buon fine.
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