L'artista Leonardo Frigo ha trasformato i 33 canti nelle scene dipinte sugli strumenti musicali
L'artista Leonardo Frigo illustra il suo lavoro: presente il presdente di Aim, Vivian, il sindaco Rucco e l'assessore alla Cultura, Siotto
La Basilica Palladiana riapre i battenti dopo la pandemia con una mostra dedicata a Dante Alighieri. Strumenti musicali, pittura a china e la Commedia: ecco cosa troveranno i visitatori di “Infernus” sotto la volta palladiana. Dal 26 giugno fino al 31 agosto sarà possibile ammirare i 33 violini e il violoncello dipinti da Leonardo Frigo, artista asiaghese ventottenne residente a Londra dal 2016. Organizzata da Tecnè con il patrocinio del Comune di Vicenza e il sostegno di Agsm-Aim, la rassegna presenta i 33 canti dell’Inferno dantesco dipinti su altrettanti violini. Il violoncello apre l’esposizione illustrando il primo canto della Divina Commedia con i riferimenti all’illustre poeta e all’universo come Dante lo immaginava. L’autore dell’esposizione si è detto emozionato perché il suo lavoro è esposto per la prima volta all’interno di uno dei maggiori monumenti di Vicenza. “La Basilica è uno spazio ideale per un’installazione - ha commentato Gianfranco Ferlisi, curatore della mostra - che si adatta perfettamente a questo tipo di arte contemporanea”. L’idea di un omaggio a Dante risale a cinque anni fa e nasce da quattro parole che Frizzo scrive su un foglio: progetto, Dante, Inferno, 2021. L’occasione di celebrare il poeta attraverso la sua arte è stata irrinunciabile per l’asiaghese. L’ammirazione che l’artista nutre da sempre nei confronti di Dante lo ha motivato nella realizzazione della sua idea. “Un anno e mezzo fa nessuno credeva nel mio progetto”, sottolinea Frigo. L’epilogo di questa impresa è una grande dimostrazione della forza delle idee: tant’è che la sua parola preferita, spiega, è perseveranza. “La collezione dei violini sarà destinata a viaggiare poi in altre città italiane ed europee” ha sottolineato il sindaco Francesco Rucco presentando la mostra. La prossima tappa dell’esposizione sarà infatti palazzo Vecchio a Firenze. Della mostra e del futuro della collezione ha parlato anche assessore alla cultura Simona Siotto: “La Basilica con Infernus diventa uno spazio che abbraccia la cultura italiana e che rende omaggio a colui che è considerato un autore universale” ha sottolineato l’assessore, augurando inoltre a Leonardo Frigo di poter mostrare anche all’estero il suo lavoro. (Roberto Meneghini)
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