In centinaia a Padova di fronte alla sede del comune, per manifestare contro l'affossamento del ddl Zan
[playlist type="video" ids="114331,114332"] Dopo La “tagliola” voluta da Lega e Fratelli d’Italia per il ddl Zan ha avuto successo: con voto segreto 154 senatori hanno affossato il DDL Zan, il Disegno di Legge che tutela la comunità lgbt+, scatenando l’esultanza delle destre e la levata di scudi sui social. Ma non solo online, negli scorsi giorni sono stati molti i movimenti che la popolazione ha intrapreso per far sentire la sua voce. Anche Padova si fa sentire per i diritti civili. In centinaia di fronte a Palazzo Morosi, sede del comune di Padova, rivendicano l'ingiusto affossamento di un decreto fondamentale per la parità dei diritti. “Chi per mesi, dopo l’approvazione alla Camera, ha seguito le sirene sovraniste che volevano affossare il ddl Zan è il responsabile del voto di oggi al Senato. È stato tradito un patto politico che voleva far fare al Paese un passo di civiltà. Le responsabilità sono chiare”, questo il tweet del deputato PD Alessandro Zan.
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