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La protesta degli studenti
26.03.2025 - 13:40
Oggi gli studenti del Collettivo Autorganizzato Universitario (CAU) di Padova hanno dato vita a un’imponente protesta all’interno dell’Università, opponendosi fermamente all’aumento delle spese militari previsto dal piano europeo ReArm Europe e ai continui tagli al settore educativo.
Durante un flash mob, i manifestanti hanno distribuito agli studenti degli scontrini simbolici, sottolineando la disparità nella distribuzione delle risorse pubbliche: da una parte gli 800 miliardi di euro destinati dall’Unione Europea alla spesa bellica, dall’altra le gravi carenze nell’istruzione pubblica, come le borse di studio insufficienti, il deterioramento dei studentati e le difficoltà nel garantire un accesso adeguato alla ricerca.
"Ci dicono che non ci sono soldi per l'istruzione, ma miliardi vengono destinati alla guerra, mentre le nostre università sono sempre più povere," hanno dichiarato gli studenti del CAU. "Il supporto europeo a industrie belliche e la continua riduzione della spesa sociale stanno smantellando il sistema universitario pubblico, lasciando chi studia e lavora in un stato di crescente precarietà".
Nel corso della manifestazione, il collettivo ha anche riaffermato la propria posizione contro l'uso delle università come strumenti di potere in un sistema che sottrae risorse per alimentare conflitti e violenze, con un riferimento esplicito agli ultimi avvenimenti in Palestina. "Non possiamo accettare che le università diventino complice di crimini e guerre. Vogliamo un’altra università e un altro mondo," hanno continuato, annunciando che sono già in atto iniziative per costruire un’alternativa al sistema attuale.
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