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29.05.2025 - 18:30
Il destino del polo chimico di Porto Marghera torna al centro del dibattito dopo la conferenza stampa tenutasi oggi al Petrolchimico. A intervenire con forza sono stati Michele Zanocco, segretario generale della CISL Venezia, e Francesco Coco, segretario generale della Femca Cisl Venezia, che hanno espresso preoccupazione per il mancato rispetto degli impegni di sviluppo assunti nel 2023 da Eni Versalis.
Zanocco ha sottolineato come non sia accettabile una progressiva dismissione dell’area industriale né l’abbandono da parte di un grande gruppo a controllo statale che per decenni ha rappresentato un pilastro per il territorio: “Il disimpegno significherebbe un duro colpo per l’occupazione e per il sistema produttivo nazionale. C’è ancora ampio margine per un rilancio industriale che sia sostenibile e rispettoso dell’ambiente. La strategia per il futuro dei circa 2.000 ettari di Porto Marghera deve fondarsi su un piano industriale serio, in cui governo, Regione e istituzioni locali lavorino insieme per dare centralità all’industria, non solo a fonti energetiche rinnovabili o alla logistica”.
Sul fronte sindacale, Francesco Coco ha ribadito la necessità di riaprire il dialogo con Eni: “Chiediamo un impegno concreto per la reindustrializzazione del sito, un luogo che per anni ha generato valore economico e occupazionale e che oggi rischia di essere svuotato per ragioni molteplici. Investire nella chimica significa scommettere su progetti concreti in grado di creare lavoro e di offrire una prospettiva solida al nostro Paese”.
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