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Approvati 900mila euro per lo stadio di Feltre e nuovo ruolo per la DMO Dolomiti

L’assemblea dei sindaci del Fondo Comuni Confinanti dà il via libera alla riqualificazione dello “Zugni Tauro” e affida alla Fondazione DMO la gestione dei Grandi Eventi

Si è tenuta oggi a Palazzo Piloni, in videoconferenza, l’assemblea dei sindaci dei Comuni di prima fascia del Fondo Comuni Confinanti. Due le decisioni principali, entrambe approvate all’unanimità: l’avvio del progetto di riqualificazione dello stadio “Zugni Tauro” di Feltre e l’assegnazione del nuovo ruolo di soggetto attuatore alla Fondazione DMO Dolomiti per la gestione del Fondo Grandi Eventi.

Il primo provvedimento riguarda l’inserimento, nella programmazione strategica 2025-2027, di una scheda progettuale da 900mila euro per l’adeguamento e il miglioramento dell’impianto sportivo feltrino. L’intervento, già annunciato nei mesi scorsi, prevede l’installazione dell’impianto di illuminazione, il potenziamento delle strutture legate alla sicurezza, all’accoglienza e all’ospitalità per atleti e tifosi, e la sistemazione degli spogliatoi femminili per gli arbitri.

“Questo progetto si inserisce nel contesto più ampio del rilancio dell’impiantistica sportiva provinciale”, ha spiegato il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin. “Speriamo di poter presto rivedere la Dolomiti Bellunesi giocare allo Zugni Tauro nel campionato di Lega Pro, ma il campo sarà anche al servizio di altre discipline, come l’atletica leggera, che già utilizza la pista per numerosi eventi”.

Il secondo punto all’ordine del giorno ha visto l’assemblea deliberare la modifica della scheda relativa al Fondo Grandi Eventi, assegnando il ruolo di ente attuatore alla Fondazione DMO Dolomiti Bellunesi, in sostituzione della Provincia. La decisione, subordinata alla formale accettazione da parte della DMO nei prossimi giorni, apre la strada a una gestione più snella e sinergica delle risorse disponibili, per un totale di 2,8 milioni di euro: 2 milioni dal Fondo Comuni Confinanti, 500mila euro dalla Regione Veneto e 300mila dalla Camera di Commercio di Treviso e Belluno.

“È una scelta strategica, condivisa con il presidente del Fondo Comuni Confinanti, che consentirà una maggiore rapidità d’azione e, si spera, risultati ancora più incisivi rispetto al passato”, ha concluso Padrin.

Dario Bond, presidente del Comitato di Gestione del FCC, ha espresso soddisfazione per il lavoro svolto: “I sindaci hanno dimostrato ancora una volta grande sensibilità verso il territorio. Il mio compito sarà ora portare queste istanze al Comitato Paritetico del 18 giugno, illustrando le ragioni degli interventi approvati e garantendo un attento monitoraggio sui ritorni economici attesi”.

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