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Referendum bocciati

Villanova (Lega): «Referendum flop, in Veneto astensione da record»

Il consigliere regionale attacca CGIL, PD e M5S dopo la scarsa affluenza alle urne: "Gli italiani non vogliono cittadinanze facili e non dimenticano chi ha ostacolato l’autonomia"

«I referendum promossi da CGIL, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle si sono rivelati un clamoroso fallimento». Così il consigliere regionale della Lega, Alberto Villanova, commenta l’esito delle consultazioni referendarie che hanno registrato una partecipazione ben al di sotto delle aspettative. «Nonostante la martellante campagna portata avanti da Maurizio Landini, Ilaria Salis ed Elly Schlein – dichiara Villanova – meno di un terzo degli aventi diritto si è recato alle urne. È la dimostrazione che neppure l’elettorato di sinistra, pur sollecitato, ha creduto nelle loro proposte».

Il leghista sottolinea come il risultato dell’affluenza abbia un peso politico significativo, specie in Veneto, dove si sono registrate tra le percentuali più basse di tutto il Nord Italia. «È un segnale che la sinistra farebbe bene a non sottovalutare – prosegue Villanova – perché questa bocciatura non è casuale. La nostra gente non ha dimenticato chi ha cercato di ostacolare il percorso verso l’autonomia, l’unica vera riforma che i veneti attendono da anni».

Sulla questione della cittadinanza, Villanova è netto: «I diritti si conquistano. Non si regalano. Serve dimostrare volontà d’integrazione, attraverso il lavoro, la conoscenza della lingua e il rispetto delle nostre leggi». Secondo il consigliere, la risposta degli elettori è stata inequivocabile: «Volevano usare il referendum per cancellare un progetto condiviso dai cittadini del Nord, ma sono stati ripagati con l’indifferenza. Il nostro popolo ha parlato chiaro».

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