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Svolta per l’artigianato
18.06.2025 - 14:58
Un cambio di passo deciso, radicato nei valori del territorio ma con lo sguardo rivolto al futuro. È questo il segnale lanciato da Confartigianato Imprese Marca Trevigiana durante la conferenza stampa che ha segnato l’inizio del nuovo corso dell’Associazione, guidata da pochi mesi da Armando Sartori, presidente convinto che «le fondamenta di una moderna società siano i corpi intermedi».
Nel tempo della politica personalistica e dei “leader soli al comando”, Sartori rivendica il valore strategico delle associazioni di rappresentanza, in particolare per supportare le PMI – ossatura economica della Marca – nell'affrontare le grandi transizioni in corso: digitale, ambientale, sociale e geopolitica. «Serve alta competenza per orientarsi in scenari complessi», ha spiegato il presidente, «e queste competenze non sempre risiedono nella pubblica amministrazione o nelle istituzioni. È nostro compito colmare il vuoto».
Tra le direttrici del nuovo corso, la formazione occupa una posizione centrale. Confartigianato Marca Trevigiana rafforzerà la collaborazione con scuole, enti di formazione e università per colmare il mismatch tra offerta e domanda di lavoro. Si parte con l’orientamento già alle scuole medie, per valorizzare il “saper fare”, fino alla promozione del nuovo corso di laurea in Scienze dell’artigianato, volto a formare imprenditori capaci di guidare l’impresa artigiana del futuro.
«L’obiettivo è duplice», sottolinea Sartori: «dare dignità accademica all’impresa artigiana e offrire alle nuove generazioni percorsi mirati per valorizzare la propria creatività e capacità produttiva». Un progetto che mira anche a facilitare l’incontro tra scuola e impresa, contribuendo ad alleviare la cronica carenza di manodopera specializzata nel territorio.
Novità significativa è l’apertura del mondo artigiano all’analisi geopolitica: una consapevolezza sempre più necessaria in un contesto economico in cui guerre, tassi d’interesse e politiche commerciali globali incidono direttamente sulle microeconomie locali. «Il mondo è entrato nei laboratori artigiani – afferma Sartori – e dobbiamo essere attrezzati per comprenderlo. Non si tratta solo di export, ma di scelte strategiche su energia, credito, filiere produttive».
La peculiarità organizzativa di Confartigianato nella Marca Trevigiana, che si basa sulle Associazioni mandamentali – vere e proprie “antenne” sui bisogni del territorio – è indicata come la chiave per affrontare «l’età dell’incertezza». Una struttura unica in Italia, che consente un rapporto diretto con le imprese e una risposta rapida ai bisogni reali. Il radicamento locale, unito alla forza del sistema nazionale, permette anche di accedere a strumenti di welfare, bilateralità e rappresentanza contrattuale, come ha ricordato Sartori: «Coniughiamo locale e globale, aiutiamo le imprese ad affrontare le sfide di oggi con i mezzi di domani».
In parallelo, il presidente Sartori rilancia la richiesta di una nuova normativa sull’artigianato, che riconosca la centralità dell’imprenditore artigiano come figura economica, culturale e sociale. «Non siamo solo produttori – conclude – ma innovatori, creativi, formatori. Occorre una legge che valorizzi l’apprendistato, la trasmissione dei saperi e l’impresa come luogo di crescita umana oltre che professionale».
In definitiva, il nuovo corso di Confartigianato Marca Trevigiana mira a rinnovare la rappresentanza artigiana, riportandola al centro delle decisioni che contano, con un piede saldo nella tradizione del “piccolo è bello” e l’altro proiettato verso il futuro dell’economia globale.
Fondamentale sarà anche la collaborazione con Carlo Ceriana, segretario di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, che ribadisce a sua volta l'importanza della digitalizzazione e dell'impiego di tecnologie all'avanguardia come l'intelligenza artificiale:
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