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Sanità locale
20.06.2025 - 16:02
In occasione della Giornata Nazionale per la lotta contro Leucemie, Linfomi e Mieloma, che si celebra il 21 giugno, AIL Verona – Associazione Italiana contro le Leucemie-Linfomi e Mieloma – ha presentato il progetto “Affrontare la Malattia Oncologica”, nato in collaborazione con Empatika, startup specializzata nel benessere psicologico e fisico attraverso contenuti professionali e tecnologie digitali.
La diagnosi di una malattia oncoematologica è una crisi che travolge ogni aspetto della vita di una persona: corpo, relazioni, identità sociale e lavorativa, oltre al rapporto con l’équipe medica. L’iniziativa di AIL Verona ed Empatika si pone l’obiettivo di accompagnare i pazienti – e i loro familiari – lungo tutto il percorso terapeutico, riducendo l’isolamento e offrendo strumenti concreti per affrontare le difficoltà emotive e relazionali legate alla malattia.
«Una persona malata ha bisogno di un sostegno a 360 gradi, e con lei anche la sua famiglia», ha dichiarato Luisa Ceni, assessore alle Politiche sociali del Comune di Verona. «Una piattaforma informatica consente di ampliare la platea dei soggetti raggiunti, offrendo un aiuto concreto e continuo. È un esempio virtuoso del potenziale innovativo del terzo settore».
Un modello integrato per il benessere dei pazienti
Il presidente di AIL Verona, Daniel Lovato, ha sottolineato come l’associazione da oltre trent’anni sia accanto ai pazienti ematologici del Policlinico dell’AOUI di Verona, offrendo supporto economico, organizzativo e psicologico. Già dal 1999 è attivo un servizio di assistenza psicologica in presenza. Il nuovo progetto nasce proprio per potenziare e rendere più accessibile questo supporto, superando i limiti della presenza fisica, spesso compromessa da carenze di personale o difficoltà logistiche.
Il cuore dell’iniziativa è una piattaforma digitale gratuita, sviluppata da Empatika, che mette a disposizione oltre 50 contenuti originali – podcast, video, articoli – creati da un team multidisciplinare guidato dalla direttrice scientifica Anita Godi. I materiali affrontano con linguaggio chiaro ed empatico temi psicologici, relazionali, emotivi e pratici legati alla diagnosi e alla convivenza con leucemie, linfomi e mieloma. Il progetto è stato validato da un comitato scientifico composto, tra gli altri, dalla Prof.ssa Cristina Tecchio e dal Prof. Giovanni Pizzolo, figure di riferimento dell’ematologia veronese.
Supporto personalizzato e accessibile da ogni dispositivo
Oltre al percorso multimediale di auto-aiuto, la piattaforma offre – su indicazione dell’ematologo – la possibilità di prenotare gratuitamente sedute individuali online con psicologi, psicoterapeuti e nutrizionisti. Un’assistenza altamente personalizzabile, disponibile su smartphone, tablet o computer, che garantisce privacy, continuità e flessibilità.
Ogni paziente riceve un box fisico con un codice di accesso personale e la possibilità di coinvolgere fino a quattro familiari. L’obiettivo è chiaro: non lasciare nessuno solo di fronte alla malattia.
«Abbiamo creato un ecosistema digitale che parla con delicatezza e precisione a chi sta affrontando uno dei momenti più duri della propria vita», ha dichiarato Anita Godi. «Il nostro approccio integrato restituisce ascolto, dignità e presenza continua, anche a distanza. È la dimostrazione di come l’innovazione possa davvero essere al servizio dell’umanità».
La presentazione ufficiale del progetto si è svolta giovedì 20 giugno nella Sala Arazzi del Comune di Verona.
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