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Lavoro e sanità

Uil Veneto chiude il tour regionale: secondo un sondaggio il lavoro è la priorità assoluta di Veneti e Veneziani

Oltre 16mila risposte raccolte tra ottobre e dicembre: per i veneti il lavoro è la priorità assoluta, seguito da sanità e sicurezza

Lavoro, sanità e sicurezza sono i temi che più preoccupano i cittadini del Veneto, secondo quanto emerso dal sondaggio promosso da Uil Veneto tra la fine di ottobre e l’inizio di dicembre 2024, con oltre 16.700 partecipanti tra questionari online e interviste dal vivo. I risultati, elaborati dal CSSE (Centro Studi Sociali ed Economici del Veneto), sono stati presentati il 25 giugno al centro card. Urbani di Zelarino, durante l’assemblea regionale conclusiva del tour che ha toccato tutte le province della regione.

“Un percorso arricchente che ci ha portato alla definizione di una vera e propria piattaforma programmatica, sulla quale confrontarci con la politica e in generale con tutti i nostri interlocutori”, ha spiegato il segretario generale di Uil Veneto Roberto Toigo, chiudendo i lavori di un ciclo di incontri molto partecipato.

Il lavoro è la priorità assoluta per il 30% dei rispondenti, seguito dalla sanità (26,7%) e dalla sicurezza (15,4%). Le scelte variano sensibilmente in base all’età: tra i giovani (18-39 anni), sicurezza e istruzione sono i temi più sentiti, mentre nella fascia 40-59 anni il lavoro tocca punte del 36,6%. Per gli over 60 la sanità è la prima preoccupazione (48%).

A Venezia il sondaggio ha raccolto 3.432 risposte. Il lavoro si conferma al primo posto con il 32,2%, seguito da sanità (24,8%), sicurezza (quasi il 12%) e istruzione (11%). Dati che riflettono un disagio concreto nella popolazione attiva, come sottolineato dal coordinatore provinciale Giuliano Gargano: “Alla Uil Veneto si rivolgono persone che fanno fatica ad arrivare a fine mese, con redditi che non crescono, con lavori che nei due terzi dei casi sono precari o a tempo determinato”.

Gargano ha anche evidenziato il problema della sanità territoriale: “Nei colloqui non emergono critiche verso ospedali o liste d’attesa, ma sul rapporto con i medici di base. Ce ne sono pochi, molti lavorano con impegno, ma non riescono a rispondere a tutte le esigenze, specie in realtà complesse come Venezia”.

Attenzione particolare è stata riservata anche al tema della sicurezza, soprattutto giovanile. “Uil Veneto – è stato spiegato – ha raccolto molte voci di ragazzi durante eventi pubblici e nei paesi. Preoccupano episodi di bullismo, prevaricazione e violenza. Da qui è nato il progetto ‘Game over al bullismo’”.

L’assemblea del 25 giugno ha rappresentato il momento conclusivo di un confronto con istituzioni e parti sociali. Presenti tra gli altri il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, l’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, l’assessore comunale al Lavoro Simone Venturini, il direttore dei Servizi Socio-sanitari dell’Ulss 3 Massimo Zuin, il rappresentante di Confindustria Veneto Est Stefano Sancio e, per la Uil nazionale, Benedetto Attili e Francesco Maria Gennaro.

“Pensiamo di aver trasmesso il reale sentire delle persone – ha concluso Toigo – e abbiamo anche imparato molto su come si muovono gli attori istituzionali. Soprattutto, è emersa la natura della nostra organizzazione: un sindacato che dialoga, ascolta e costruisce risposte condivise, consapevole delle difficoltà del momento e della necessità di responsabilità collettive”.

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