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Tutela dei lavoratori

Emergenza caldo nei campi, Coldiretti: “Serve subito la cassa integrazione per gli stagionali”

Accolto con favore il protocollo per la sicurezza sul lavoro firmato al Ministero

Le temperature estreme che stanno colpendo il Paese mettono a dura prova chi lavora nei campi, soprattutto durante le operazioni di raccolta. Una situazione che ha spinto le istituzioni e le organizzazioni di settore ad agire. Coldiretti Vicenza saluta con favore il Protocollo quadro per la tutela dei lavoratori esposti a emergenze climatiche, ma chiede interventi immediati per garantire anche agli stagionali l’accesso alla cassa integrazione.

Il documento è stato siglato al Ministero del Lavoro durante un tavolo convocato dalla ministra Marina Calderone, alla presenza del responsabile Area Lavoro di Coldiretti, Romano Magrini. L’obiettivo è chiaro: proteggere i lavoratori agricoli dai rischi legati alle ondate di calore, prevedendo misure di prevenzione e orari flessibili nei giorni più critici.

“Il protocollo riconosce l’importanza di tutelare chi lavora in condizioni spesso proibitive – spiega Coldiretti Vicenza – e rafforza l’impegno già assunto in ambito territoriale per rimodulare i turni in caso di emergenze meteo. Ma serve un passo in più: l’estensione della Cisoa, la cassa integrazione per gli operai agricoli, anche agli stagionali, che rappresentano la gran parte della forza lavoro nei campi”.

Coldiretti sollecita l’approvazione dell’emendamento che consenta, in deroga al limite delle 90 giornate annue, di estendere l’ammortizzatore sociale a tutti gli operai e tecnici impegnati in campo, almeno fino al 31 dicembre 2025.

Nel protocollo, inoltre, sono previsti incentivi per le imprese che applicheranno le misure concordate a livello locale. L’Inail riconoscerà forme di premialità attraverso strumenti già esistenti come l’Ot23, o nuovi meccanismi specifici per il settore agricolo, in un’ottica di promozione della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro.

Una svolta che segna un passo importante nella direzione del lavoro agricolo sostenibile e sicuro, ma che – come sottolinea Coldiretti – deve ora essere completata con tutele concrete per i lavoratori più esposti agli effetti del cambiamento climatico.

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