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Padova e le Terme Euganee: una rinascita turistica tra crescita internazionale e innovazioni nel settore benessere

Padova e Terme e Colli Euganei trainano il turismo veneto: crescita record nel 2024 e prospettive internazionali per il 2025

Padova e l'area delle Terme e Colli Euganei riaffermano il loro ruolo centrale nel contesto turistico della regione Veneto, mostrando performance solide nel 2024 e prospettive promettenti nel primo quadrimestre del 2025. I dati, elaborati dall’Ufficio di Statistica della Regione su base ISTAT, certificano un consolidamento delle due destinazioni, sempre più capaci di attrarre una domanda turistica dinamica e diversificata.

Nel 2024, il Sistema Turistico Locale di Padova ha raggiunto i massimi livelli degli ultimi sette anni, con 1.083.525 arrivi e 2.371.245 presenze. Quest'area continua a svolgere un ruolo strategico nel Veneto, mostrando una domanda turistica in continua evoluzione e sempre più diversificata. Il flusso turistico ha registrato una distribuzione bilanciata tra mercato interno e internazionale: gli arrivi italiani costituiscono il 54,4% (590.018) e quelli stranieri il 45,6% (493.507), con le presenze italiane che rappresentano il 55,9% (1.324.700) e quelle estere il 44,1% (1.046.545).

Particolarmente rilevante è stato l’aumento della componente internazionale, con una crescita evidente durante i mesi centrali dell’anno e segni di destagionalizzazione in quelli invernali. L’offerta extra-alberghiera ha rappresentato il motore dell'aumento, con un +23,3% di arrivi e +16,4% di presenze, mentre il settore alberghiero ha mostrato una crescita più contenuta. Questa tendenza riflette le nuove abitudini di viaggio, orientate verso soluzioni più flessibili, spesso organizzate all'ultimo minuto.

Nel primo quadrimestre del 2025, i risultati rimangono robusti: 308.082 arrivi e 698.542 presenze, con una predominanza di turisti italiani (189.827 arrivi e 426.964 presenze) e una componente internazionale (118.255 arrivi e 271.578 presenze) in continua espansione. Ritornano a crescere i flussi provenienti da Cina, India, Brasile, Turchia e Corea del Sud, oltre ai consolidati mercati europei e statunitensi. Padova si distingue per un’offerta che integra cultura, turismo congressuale, accademico e medico. Il sito UNESCO "Urbs Picta" continua a essere una leva strategica per il posizionamento della destinazione.

Le prospettive per il resto del 2025 appaiono positive, con opportunità di crescita nei mercati internazionali e nello sviluppo di segmenti alternativi come il turismo sportivo, enogastronomico e religioso.

Il Sistema Turistico Locale delle Terme e Colli Euganei ha registrato nel 2024 887.559 arrivi e 2.925.084 presenze, con una lieve flessione rispetto all’anno precedente (-0,3% di arrivi e -0,7% di presenze). Nonostante il lieve calo, il sistema termale euganeo si conferma solido, caratterizzato da un turismo prevalentemente domestico (647.940 arrivi e 1.837.518 presenze), integrato da una presenza internazionale (239.619 arrivi e 1.087.566 presenze) con tendenze di soggiorno medio-lungo. La destagionalizzazione rappresenta uno dei punti di forza dell’area: anche nei mesi invernali e autunnali si registrano volumi consistenti, con punte oltre le 286.000 presenze a novembre e oltre 270.000 nei mesi di aprile, maggio, settembre e ottobre. L’estate, sebbene leggermente più debole, rimane stabile grazie alla domanda interna.

L’offerta ricettiva è ancora fortemente incentrata sulle strutture alberghiere (95% degli arrivi e 94% delle presenze), ma si registra un crescente interesse verso l’extra-alberghiero, con un aumento del +12% negli arrivi e +6% nelle presenze tra il 2018 e il 2024. Nel primo quadrimestre del 2025, l’area ha totalizzato 292.294 arrivi e 824.715 presenze, in lieve flessione (-5,7%) rispetto allo stesso periodo del 2024. Tale calo è principalmente dovuto ai primi due mesi dell’anno, con febbraio che ha segnato oltre 18.000 presenze in meno rispetto all’anno precedente. Tuttavia, marzo e aprile hanno mantenuto volumi elevati, confermando una buona base di frequentazione.

La destinazione termale si prepara a una nuova fase di rilancio, puntando su salute, sostenibilità, innovazione e valorizzazione del territorio. Il settore termale deve essere ripensato come asse strategico nel comparto salute e benessere, che in Italia genera oltre 1,4 miliardi di euro e rappresenta oltre il 7% delle presenze turistiche.

Una nuova agenda strategica si fonda su tre direttrici fondamentali:

  • Aggiornamento normativo, con la revisione della Legge Quadro sul Termalismo e l’integrazione nel Piano di Utilizzo della Risorsa Termale;
  • Innovazione dell’offerta, con lo sviluppo di linee specialistiche in ambito medico, prevenzione, salute femminile, terza età e attività sportiva;
  • Governance unificata e potenziamento della promozione attraverso la costituzione di una Fondazione di partecipazione, un piano triennale di marketing tematico e l’adozione di strumenti tecnologici immersivi;
  • Lavoro e formazione, con nuove misure per attrarre e stabilizzare il personale nei comuni termali, e un orientamento strategico dei fondi europei verso la riqualificazione dell’offerta e la continuità delle cure nei Livelli Essenziali di Assistenza
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