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L'intervista a Il Veneto in Diretta

Michele Domeneghetti, sindaco di Corbola: “Il turismo fluviale è la chiave per il futuro del Delta del Po”

La rotta verso uno sviluppo sostenibile e una fusione con Papozze

Un piccolo comune del Delta del Po, che coniuga tradizione e innovazione, nella continua ricerca di un equilibrio tra sviluppo e sostenibilità. Michele Domeneghetti, sindaco di Corbola, è al suo terzo mandato e ha fatto della valorizzazione del suo territorio una priorità, con uno sguardo attento al futuro del turismo fluviale e alla valorizzazione delle radici locali. In una recente intervista rilasciata al format “Il Veneto in Diretta”, Domeneghetti ha raccontato la sua esperienza amministrativa e le prospettive per un territorio ricco di potenziale, ma anche di sfide da affrontare.

“Il Delta del Po è un patrimonio unico e prezioso – spiega Domeneghetti – ma per farlo prosperare è necessario investire in un turismo sostenibile che rispetti l’ambiente e valorizzi le risorse naturali del nostro territorio. Il turismo fluviale rappresenta una delle principali opportunità di crescita per la nostra comunità, ma anche un’importante sfida per gestire al meglio le risorse locali senza comprometterle".

Nel cuore del Delta del Po, Corbola si distingue non solo per la sua bellezza paesaggistica, ma anche per un forte senso di comunità che si riflette nell’approccio amministrativo del sindaco. Una delle sfide più grandi è proprio quella di promuovere il turismo, settore fondamentale per l’economia locale, senza snaturare l’autenticità del territorio.

Un'idea di fusione con Papozze
Il sindaco Domeneghetti ha parlato anche di una proposta ambiziosa: una fusione con il vicino comune di Papozze, separato dal grande fiume ma unito da una storia e tradizioni comuni. Un'idea che mira a rafforzare la comunità, a ottimizzare le risorse e a potenziare i servizi per i cittadini, creando un’unione che può portare nuovi vantaggi sia a livello economico che culturale.

“Papozze e Corbola sono legati da un passato che ci unisce, ma anche da un futuro che possiamo costruire insieme. Il fiume ci separa fisicamente, ma la storia, la cultura e le tradizioni ci uniscono. La fusione potrebbe essere una via per migliorare la qualità della vita e rafforzare la nostra posizione turistica e culturale nella regione”, ha aggiunto Domeneghetti.

La sfida dei piccoli comuni
In un contesto come quello del Delta del Po, la sfida principale per i piccoli comuni è quella di riuscire a valorizzare le proprie tradizioni, mantenendo al contempo una visione moderna e aperta alle opportunità che il futuro offre. “Essere sindaco di un piccolo comune significa anche affrontare ogni giorno il problema di come mantenere vivi i nostri centri, offrire servizi e attrarre investimenti senza perdere la nostra identità”, ha spiegato il sindaco.

Il turismo fluviale rappresenta, secondo Domeneghetti, una risposta concreta a questa sfida. Con il fiume come filo conduttore, Corbola ha già avviato alcuni progetti per valorizzare il patrimonio naturale e culturale, attraverso itinerari turistici, eventi tematici e la promozione di prodotti tipici locali. L’obiettivo è attrarre visitatori interessati a scoprire il fascino del Delta, ma anche a sperimentare un tipo di turismo più lento e rispettoso dell’ambiente.

“Vogliamo costruire un futuro che metta al centro la qualità della vita, il benessere dei cittadini e un turismo sostenibile che faccia conoscere il nostro territorio senza compromettere le sue risorse naturali. È un equilibrio difficile da trovare, ma siamo convinti che il Delta del Po abbia un grande potenziale inespresso che possiamo valorizzare nel rispetto della nostra identità”, ha concluso Domeneghetti.

Il sindaco di Corbola, dunque, guarda al futuro con ottimismo, affrontando le sfide con la convinzione che solo unendo tradizione e innovazione, e puntando su un turismo sostenibile, sarà possibile garantire benessere e sviluppo per la sua comunità e per l’intero territorio del Delta del Po.

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