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STEM al femminile, la Cisl Venezia rilancia il bando “Tina Anselmi”:

14 borse di studio per laureate in innovazione e digitale

Torna per il terzo anno consecutivo il bando “Tina Anselmi” promosso dalla Cisl Venezia, un’iniziativa nata per sostenere e valorizzare le giovani donne che si laureano in discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) o digitali. Dopo i risultati incoraggianti delle prime due edizioni – con 36 candidate nel 2023 e 44 nel 2024 – la nuova tornata per il 2025 mette a disposizione 14 borse di studio da 1.500 euro ciascuna, coinvolgendo un numero sempre maggiore di aziende del territorio.

Il progetto, strutturato su base triennale (2023-2025), prevede complessivamente 30 borse di studio: 7 assegnate nel 2023, 9 nel 2024 e 14 nel 2025.

Nove imprese al fianco delle giovani talentuose

Oltre al contributo diretto della Cisl Venezia, che finanzia 4 borse, il bando può contare sul sostegno economico di nove realtà imprenditoriali radicate nella provincia e nella regione:

  • Swegon Operations Srl di Cona (2 borse),

  • Umana Spa di Marghera,

  • Acqua Minerale San Benedetto Spa di Scorzè,

  • Marchi Industriale Spa di Marano,

  • Eambiente Srl di Venezia,

  • Gasparini Spa di Mirano-Salzano,

  • Pometon Spa di Maerne,

  • Depuracque Servizi – Gruppo Veritas,

  • San Marco Group Spa di Marcon.

Tre aziende – Swegon, San Benedetto e San Marco Group – offriranno anche tirocini retribuiti di sei mesi alle vincitrici, con l’obiettivo di favorire un primo inserimento nel mondo del lavoro.

Un’opportunità per combattere il divario di genere

Il bando è rivolto a donne residenti o domiciliate nella Città Metropolitana di Venezia, oppure a laureate in uno degli atenei veneziani, purché residenti o domiciliate in Veneto. Le candidature possono essere presentate da chi ha conseguito una laurea in ambito STEM o digitale tra il 1° novembre 2024 e il 31 gennaio 2026.

Durante la presentazione ufficiale, sono intervenute Silvia Cavallarin, Consigliera di Parità della Città Metropolitana, e Laura Besio, Assessora alle Politiche Educative del Comune di Venezia. Entrambe hanno sottolineato l’importanza di azioni concrete per colmare il gender gap, sia nella formazione che nell’accesso al mondo del lavoro.

De Stefani (Cisl): “Le competenze sono la vera chiave per l’autonomia femminile”

«Le giovani donne che scelgono percorsi STEM si confrontano con un mercato del lavoro in cui le competenze sono determinanti, non solo per entrare, ma per crescere e affermarsi», ha dichiarato Monica De Stefani, componente della segreteria Cisl Venezia. «Questo progetto è un segnale concreto: ringraziamo le aziende partner che credono nella valorizzazione del talento femminile. Il nostro impegno è offrire strumenti reali per costruire un futuro professionale solido e dignitoso».

I numeri parlano chiaro: ancora troppo poche le donne nelle STEM

Nonostante i progressi, il divario resta profondo: secondo i dati ISTAT 2023, solo il 16,8% delle donne italiane tra i 25 e i 34 anni ha una laurea in ambito STEM, contro il 37% degli uomini. E il divario si allarga anche sul fronte occupazionale: nell’area Informatica, Ingegneria e Architettura, lavora l’81,8% delle donne laureate contro il 91,1% degli uomini.

Il bando “Tina Anselmi” – dedicato a una figura storica dell’emancipazione femminile e della lotta per i diritti delle lavoratrici – rappresenta un’iniziativa concreta per promuovere parità, autonomia e innovazione, contribuendo a costruire una nuova generazione di professioniste nei settori chiave del futuro.

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