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Belluno: al via il restauro di un manoscritto cinquecentesco di Urbano Bolzanio conservato alla Biblioteca civica

Raggiunto l'accordo tra comune e Sorpotimist per il raro manufatto, che contiene favole di Esopo e orazioni dell'antica Grecia. L'azienda coprirà i costi col supporto di Mediolanum

Un tesoro nascosto torna a nuova vita a Belluno. Grazie all’intesa tra il Comune e il Soroptimist International d’Italia, club di Belluno-Feltre, sarà restaurato un antico manoscritto risalente all'inizio del XVI secolo e attribuito a Urbano Bolzanio, umanista nato nel Cadore e figura di spicco del Rinascimento veneto.

Il prezioso volume, oggi custodito nella Biblioteca civica di Belluno, racchiude le favole di Esopo, le lettere dello pseudo Falaride e due orazioni di Isocrate. Testi che, nei secoli scorsi, venivano utilizzati nelle scuole umanistiche come primo approccio alla lingua greca. La traduzione delle opere è attribuita proprio a Bolzanio.

La storia del manoscritto è documentata fin dal Seicento: il titolo compare nel catalogo dei libri del vescovo Lollino redatto nel 1657 e viene citato anche in una biografia di Bolzanio pubblicata nel 1811 dalla tipografia dipartimentale di Belluno. Dopo essere entrato nelle raccolte del Museo civico, nel 1933 è stato trasferito nella Biblioteca civica, dove si trova tuttora.

Il progetto di restauro sarà interamente finanziato dal Soroptimist, che coprirà anche i costi assicurativi, con il supporto di Banca Mediolanum. Non è la prima volta che l’associazione si impegna per la valorizzazione del patrimonio librario bellunese: nel 2018 aveva promosso una raccolta fondi che permise di acquistare l’“Institutiones Graecae grammatices”, la prima grammatica greca edita da Aldo Manuzio nel 1497.

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