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Il Veneto per Gaza
03.10.2025 - 10:57
Giornata di mobilitazione imponente quella di oggi, venerdì 3 ottobre 2025, a Padova. Migliaia di persone sono scese in strada per aderire allo sciopero generale indetto da CGIL, sindacati di base e associazioni pacifiste, in solidarietà con la popolazione di Gaza e contro l’abbordaggio della Sumud Flotilla da parte dell’esercito israeliano.
Due i momenti principali della protesta: al mattino il blocco della zona industriale e dell’Interporto, cuore nevralgico della logistica padovana; al pomeriggio, dalle 18, un nuovo corteo da Piazza Garibaldi a Prato della Valle, accompagnato da slogan, musica e una marea di bandiere palestinesi.
La mattinata ha visto la rotonda della Stanga paralizzata, mentre il corteo – partito dal centro storico – ha raggiunto la zona del Portello prima di dirigersi verso l’Interporto. Il blocco ha avuto forti ripercussioni sul traffico cittadino e sulla viabilità, con rallentamenti e deviazioni in tutta l’area est della città.
A rispondere per primi alla chiamata della protesta sono stati gli studenti, affiancati da numerosi insegnanti e personale scolastico. Diverse scuole hanno chiuso completamente i battenti: tra queste l’asilo Girotondo, il liceo Marchesi a Cadoneghe e la scuola Zanella all’Arcella.
Situazioni critiche si sono registrate anche al liceo Da Vinci, dove 15 professori e 10 classi non hanno preso parte alle lezioni, con manifestazioni studentesche davanti all’ingresso. Altri istituti colpiti dagli scioperi sono stati il Valle, lo Scalcerle e il Selvatico. Assenze diffuse anche tra i collaboratori scolastici.
In provincia, serrande abbassate nei plessi Don Milani di Legnaro, Vivaldi di Montegrotto, nell’asilo di Tribano e nella primaria di Vo.
I disagi maggiori si sono registrati sul fronte ferroviario. Numerosi treni sono stati cancellati dopo le 9.00, orario di conclusione della fascia di garanzia. Tra i più importanti, il regionale veloce per Verona delle 9.40 e due Frecce Rosse dirette a Trieste e Roma.
Binari semi-deserti e ritardi diffusi hanno colpito centinaia di pendolari. Lo sciopero – organizzato dai sindacati Si Cobas e Usb, con l’adesione della CGIL – è stato definito “illegittimo” dalla Commissione di Garanzia perché legato a motivazioni politiche, ma ha comunque avuto un’adesione massiccia.
Foto di Alessia Longhin
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