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Elezioni regionali

I partiti del centrodestra pronti alle prossime regionali, tra continuità e nuove energie per il Veneto

Dai programmi sociali alla sanità, passando per infrastrutture e giovani amministratori, i rappresentanti di Fratelli d’Italia, Forza Italia, UDC e Lega presentano le priorità e gli obiettivi per la regione

In vista delle prossime elezioni regionali, i principali esponenti del centrodestra veneto hanno delineato i loro programmi, puntando su continuità e nuove energie per affrontare le sfide della regione.

Enoch Soranzo, di Fratelli d’Italia, sottolinea l’importanza del lavoro costante e della continuità: «Fratelli d’Italia è pronto a lavorare sodo, come ha sempre fatto, ma ancora di più perché sappiamo che i primi cinque anni saranno importanti e penso che anche i prossimi dieci richiederanno impegno per dare quella risposta che i veneti ci chiedono». Soranzo evidenzia che «le esigenze dei veneti vengono per noi assolutamente al primo posto» e ribadisce la necessità di portare le migliori energie nel Consiglio regionale del Veneto per attuare il programma del partito, lavorando «bene e velocemente, ma sempre con la qualità come nostro credo».

Fabrizio Boron, di Forza Italia, descrive la tornata elettorale come una sfida decisiva: «Porterà Forza Italia a essere forza di governo in questa regione, con i propri programmi, le proprie idee e la propria pragmaticità». Secondo Boron, temi come la sanità richiedono risposte decise, dalla programmazione alle liste d’attesa. «La prossima tornata elettorale darà un risultato significativo, rappresentativo di ogni provincia del Veneto, e ci permetterà di governare la regione», afferma, precisando che Forza Italia sarà pronta a contribuire a un governo di coalizione equilibrato e funzionale al futuro del Veneto.

Elisa Venturini, sempre per Forza Italia, richiama la necessità di una forza liberale e moderata, con amministratori esperti capaci di rispondere ai bisogni dei cittadini. «La nuova regione sarà composita e diversa rispetto al passato», spiega, ricordando il ruolo del governatore uscente ma sottolineando il cambiamento che il futuro governo porterà. Venturini annuncia un gruppo giovane e determinato, insieme ad Alberto Stefani, con attenzione a sanità, sociale, infrastrutture, trasporti, denatalità e assistenza agli anziani: «Carne al fuoco ce n’è tanta: è fondamentale essere impegnati, concentrati, studiare e trovare soluzioni concrete».

Massimo Cavazzana, dell’UDC, ribadisce l’attenzione al sociale e al territorio: «Noi siamo sempre dalla parte delle persone e punteremo molto sul sociale. Vogliamo riprendere la nostra leadership all’interno della maggioranza, lavorando su tutto il territorio e consolidando i progetti già avviati». Cavazzana evidenzia i valori cattolico-cristiani del partito e la centralità della persona nelle politiche regionali: «Qualunque sia il nostro ruolo in regione, questa priorità guiderà il nostro programma». Sul futuro del Veneto aggiunge che Alberto Stefani, giovane leader, porterà avanti un progetto di rinnovamento rispetto agli ultimi quindici anni.

Giorgia Bedin, della Lega, sottolinea le qualità del candidato del centrodestra Alberto Stefani: «È giovane, ma la sua gioventù non significa inesperienza: è preparato, competente e ha grande esperienza amministrativa, essendo stato parlamentare per due legislature e sindaco di Borgo Rico». Bedin ricorda il primo dibattito pubblico tra Manildo e Stefani, riguardo la disabilità, evidenziando la capacità di individuare problemi e soluzioni. «La Lega è il partito degli amministratori, del territorio, e Alberto ne rappresenta perfettamente le qualità. Credo fermamente nei giovani al comando, e Alberto è la dimostrazione concreta di come i giovani possano guidare con competenza e passione», conclude.

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