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Venice Sustainable Fashion Forum: la moda europea cerca un nuovo equilibrio tra regole, etica e competitività

Carron: “Il futuro passa dall’armonizzazione di norme e valori lungo tutta la filiera”

Nella suggestiva cornice della Fondazione Giorgio Cini, sull’Isola di San Giorgio a Venezia, si è aperta la quarta edizione del Venice Sustainable Fashion Forum (VSFF), l’appuntamento internazionale promosso da Confindustria Moda, The European House – Ambrosetti e Confindustria Veneto Est.
Al centro dei lavori, un obiettivo ambizioso: armonizzare norme, valori e processi per costruire una filiera della moda europea davvero sostenibile, etica e competitiva.

L’edizione 2025 del Forum, dal titolo “Harmonizing Values”, affronta una fase complessa per il settore, messo sotto pressione da tensioni geopolitiche, trasformazioni nei consumi e modelli ultra-fast che minacciano la qualità e i diritti dei lavoratori. In questo scenario, il Made in Italy e il Made in Europe si trovano a difendere il proprio valore distintivo: eccellenza, tracciabilità e rispetto delle regole.

Non più soltanto sostenibilità ambientale, ma anche responsabilità sociale, trasparenza e governance del lavoro: sono questi i nuovi cardini di un percorso che coinvolge l’intera catena del fashion, dalle grandi maison ai laboratori artigiani.

Nel corso del Forum, rappresentanti di Kering, Prada, Ermenegildo Zegna, Armani e di numerose imprese della filiera hanno condiviso esperienze e strategie per un futuro in cui etica e innovazione possano convivere con la competitività economica.
Il confronto ha messo in luce la necessità di un nuovo equilibrio basato su regole comuni, processi chiari e standard armonizzati: un modello che renda la moda europea più coerente, resiliente e credibile.

«Il sistema moda è sotto pressione – ha dichiarato Luca Sburlati, presidente di Confindustria Moda –. L’export rallenta, l’import cresce e i modelli ultra-fast minacciano qualità e diritti. La risposta deve essere unitaria: legalità, innovazione e coerenza etica devono diventare i nuovi pilastri della competitività europea».

Sulla stessa linea Paola Carron, presidente di Confindustria Veneto Est, che ha sottolineato il ruolo centrale del Forum come luogo di visione e proposta:
«Il Venice Sustainable Fashion Forum è oggi il punto di riferimento per un’analisi condivisa della filiera moda estesa. Il nostro compito è guidare una transizione sostenibile, responsabile e competitiva, difendendo una realtà che rappresenta la seconda industria italiana per export e un settore chiave per il Veneto, con oltre 14 miliardi di valore e 100mila addetti».

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